Mille suicidi emersi dovuti a strascichi di separazioni, oltre il 90% padri.
Il tutto si innesta in un quadro generale, in Italia, di 4 suicidi su 5 compiuti da uomini.
Cosa sta facendo lo Stato? Lo Stato si auto-infligge una punizione celebrando sentenze sbagliate e misure cautelari che comporteranno future compensazioni economiche.
Si punisce a nome di tutti, perché è buono
e mentre, di fatto, ci punisce ci rende in qualche modo indirettamente responsabili di tutte quelle volte che degli sbagli non riesce, non può, non vuole riconoscere come tali.
La cosa che però mi colpisce di più è pensare allo stato emotivo di un uomo che si ritrova privato dei suoi stessi figli ed intorno il mormorio di delazioni anche pesanti che lo circondano provocate dalla volontà dell'emancipante di riscuotere ciò che non le spetterebbe, addirittura secondo la legge. E poi si fa il sangue amaro, si deprime, si svena e così passa le sue giornate, per mesi, per anni. E alla fine finisce in mezzo ad una strada. E alla fine muore.
Io non capisco come una questione di tale portata possa essere ignorata non dico dalle istituzioni politiche ma almeno dai più in vista studiosi di scienze sociali.
D'altronde la sociologia delle differenze di genere è una sociologia delle donne spacciata per sociologia delle differenze di genere, come collocare le questioni maschili?