io non so bene queste distinzioni per paesi,
ma presuppongo che si almeno un 50% dei aborti non esisterebbero se l'uomo con chi è stato fatto il bambino, volesse il bambino.
Io non considero l'aborto una cosa buona,
ma ho visto che nel comunismo il divieto d'aborto ha fatto crescere solo gli orfanotrofi, la miseria e il numero dei mendicanti,
Abraxas ma ti rendi conto che , a volte , blateri a vanvera ? Che capovolgi completamente il discorso cercando di portare acqua al tuo mulino ?
1)Il padre del concepito non ha il diritto di difendere la vita del proprio bambino in quanto secondo la Legge 194 , l'ultima parola nello scegliere o meno l'aborto spetta solo ed esclusivamente alla donna , che pertanto fa ciò che gli pare indipendentemente da come la pensi suo marito o chi l'ha ingravidata .
2)La Legge 194 non ha assolutamente diminuito gli aborti clandestini . Solo in Italia gli aborti clandestini in Italia sono oltre 30.000 ogni anno . Questo dato conferma che la legalizzazione dell'aborto non ha assolutamente sconfitto questa piaga , ma ha aggiunto a un male , un male legalizzato .
E poi sono stanco di chiamare con la parola aborto ciò che è a tutti gli effetti un omicidio legalizzato , iniziamo a chiamare le cose con il loro nome , se è vero come è vero che la scienza ci dice che il bambino dentro il grembo materno è un essere umano .
Ora la legislazione italiana permette l'omicidio legalizzato (aborto) entro 3 mesi dalla gestazione , ora cosa cambia scientificamente nel grembo materno tra le 23:59 del 90° giorno in cui è consentito uccidere e 1 secondo dopo ovvero le ore 24:00 del 91° giorno in cui non è più consentito uccidere un essere umano ?
Cosa cambia tra 1 settimana prima ed 1 settimana dopo il termine ultimo dei 90 giorni ?
Bella conquista avete fatto voi donne , complimenti ! Adesso lo Stato vi consente di uccidere vostro figlio , la carne della vostra stessa carne ed il sangue del vostro stesso sangue !
Complimenti davvero per questa vostra grande conquista ! Queste si che è emancipazione , proprio una vera conquista...
Se aveste avuto un cervello di uomo nel corpo di una donna non avreste mai potuto concepire tutto ciò come una "conquista" ma putroppo avete un cervello di donna nel corpo di una donna...
3)In Italia , l'omicidio legalizzato (aborto) è gratis per le donne che devono abortire , ma è un costo per i cittadini che pagano le tasse , la maggioranza dei quali uomini , in quanto ognuna di queste esecuzioni capitali costa 5.000 euro .
Dal 1978 al 2008 anno dell'entrata in vigore della Legge 194 sull'omicidio legalizzato (aborto) sono stati uccisi :
4.985.715 esseri umani nel grembo materno (dati del Ministero della Salute)
Vale a dire :
166.190 ogni anno
13.849 ogni mese
462 ogni giorno
19 ogni ora
Alcune foto di esseri umani "legalmente" assassinati in base alle settimane fonte :
http://difendilavita.altervista.org/aborto_foto2.htmlTecniche abortive fonte :
http://difendilavita.altervista.org/tecniche_abortive.html L'aborto non è una procedura benigna. È la distruzione violenta ed artificiale di un essere umano vivente. Di seguito potete trovare le informazioni relative ai vari metodi impiegati "per terminare una gravidanza".
ESTRAZIONE MESTRUALE
Si tratta di un aborto per aspirazione molto precoce, spesso fatto prima che la prova di gravidanza possa risultare positiva.
ASPIRAZIONE
L'aborto per aspirazione è oggi la procedura più comunemente praticata. Circa il 90% di tutti gli aborti accadono nel primo trimestre e questo metodo riguarda la stragrande maggioranza degli aborti che si operano nel primo trimestre di vita. Prima che la procedura inizi, la cervice della donna deve essere immobilizzata e dilatata manualmente con serie di opportuni ferri chirurgici in modo da permettere l'inserimento, nell'utero, di un tubo vuoto di plastica con all'estremità una lama tagliente. Questo tubo è collegato ad una macchina di aspirazione che è in grado di separatarare l'embrione o i minuscoli feti (uccidendo lui o lei nel processo). I resti vengono aspirati fuori dalla madre e depositati in un barattolo di raccolta. Prima di ciò la placenta deve essere asportata dalla parete interna dell'utero della donna, anche la placenta può essere aspirata in una bottiglia di raccolta. Gli aborti per aspirazione non sono effettuati generalmente prima della settima o dopo la quindicesima settimana.
DILATAZIONE E TAGLIO CON CURETTE AFFILATO
In un aborto per Dilatazione e taglio, un curette affilato è usato per smembrare e rimuovere l'embrione o i feti dall'utero della madre ( invece della cannula usata nella summenzionata procedura ). Il curette è inserito direttamente nell'utero della madre e utilizzato per raschiare, prima il neonato e quindi la placenta fuori dall'utero e attraverso la cervice. La perdita di sangue è generalmente abbondante. Questo metodo di dilatazione e taglio con curette, può essere utilizzato anche in circostanze non necessariamente legate all'aborto, come ad esempio per trattare anomale perdite uterine, dismenorrea, ecc.
DILATAZIONE ED ESPULSIONE
La dilatazione ed espulsione è una procedura di aborto che si attua nel secondo trimestre. Affinchè la procedura avvenga, la cervice della donna deve in primo luogo essere dilatata, solitamente si utilizza un alga, la laminaria, per un periodo di due o tre giorni prima dell'aborto. Le stecche di laminaria, sono ottenute da alghe marine (le Laminaria) sterilizzate ed opportunamente appiattite, così da poter essere inserite nella cervice della donna. Qui, cominciano ad espandersi per assorbimento dell'umidità, con conseguente ingrandimento della cervice. Quando la donne ritorna in clinica per abortire, vengono inseriti i forcipi nell'utero, attraverso la cervice ingrandita. L'abortista allora utilizza il forcipe per smembrare il feto afferrando un piedino o un braccio e torcendolo fino a che non si strappi e non possa essere estratto dell'utero. Continuerà questa macabra esecuzione fino a che non rimanga soltanto la testa. Infine il cranio è schiacciato ed estratto. Le parti del corpo devono essere riunite per accertarsi che l'intero bambino sia stato rimosso.
DILATAZIONE ED ESTRAZIONE
La dilatazione ed estrazione (spesso denominata parto paziale) è una tecnica usata durante il secondo o terzo trimestre di vita e solitamente è effettuata su un bambino già ben formato. I forcipi, infilati nel canale cervicale, sono utilizzati per posizionare il feto con i piedi in direzione di uscita e la faccia in giù, in modo da poterlo asportare. Il corpo del bambino viene tirato nel canale di nascita, ma la testa (troppo grande per passare attraverso la cervice) è lasciata all'interno. Le braccine ed i piedini esposti (e probabilmente flagellati) si muovono, ed il piccolo feto viene orribilmente terminato dall'abortista che inserisce delle forbici chirurgiche smussate nella base del cranio fetale e allarga le punte per dilatare la ferita. Un aspiratore è inserito nel cranio ed il cervello è succhiato fuori. Il cranio, privo del cervello, si assottiglia fino a che la testa del bambino non possa passare attraverso la cervice.
ISTEROTOMIA
Questo metodo è usato solitamente in gravidanze avanzate ed è paragonato ad una taglio caesareo anticipato. L'addome e l'utero della madre vengono aperti chirurgicamente ed il bambino è fatto uscire. Purtroppo, molti di questi bambini, una volta rimossi dal grembo materno, sono ancora vivi. Si è saputo che per uccidere i bambini, alcuni abortisti erano soliti immergerli in secchi d'acqua oppure li soffocavano nella placenta. Altri ancora tagliavano il cordone mentre il bambino si trovava ancora all'interno dell'utero così da privarlo del necessario ossigeno.
ABORTO DA INIEZIONE SALINA
Gli aborti da dilatazione ed estrazione hanno in gran parte sostituito questa pratica abortiva. Il rischio estremo per la madre, ha di fatto diminuito drasticamente il ricorso a tale pratica in passato assai ricorrente. Negli aborti da iniezione salina, fatti dopo la sedicesima settimana, un grande ago viene inserito tramite la parete addominale della donna e nel sacco amniotico del bambino. Una soluzione salina concentrata è iniettata nel liquido amniotico con conseguente ipernatremia acuta o avvelenamento acuto da sale. Il bambino che respira e deglutisce la soluzione solitamente muore in un paio di ore. La disidratazione, l'emorragia del cervello, i gravi danni ali organi e la pelle bruciata inoltre sono fattori che contribuiscono ad accelerare la morte dei feti. Generalmente la madre il giorno successivo all'iniezione consegna agli abortisti il proprio neonato morto.
ABORTO DA PROSTRAGLANDINE
L'ormone iniettato o assunto tramite supposte, produce un violenta reazione. Se il bambino è abbastanza cresciuto può sopravvivere al trauma, e continuare a vivere, ma è solitamente troppo piccolo per sopravvivere.
ABORTO MEDICO (RU486)
Recentemente, le tecniche di aborto non-chirurgiche stanno incredibilmente aumentato di frequenza. Gli aborti medici sono una procedura in due tappe che richiede generalmente tre viaggi e l'efficacia abortiva è garantita solo sugli embrioni formati nelle prime sei o sette settimane di gravidanza. I pazienti che fumano, hanno asma, alta pressione sanguigna o sono obesi non possono assumere i medicinali necessari per un aborto medico. Quelli che tuttavia hanno tutte le carte in regola, cominciano il processo prendendo la prima pillola (RU-486 o mifepristone) per inibire l'ormone (progesterone) responsabile della produzione del rivestimento nutriente dell'utero durante la gravidanza. Una volta che l'utero si compromette, l'embrione muore di fame. Due giorni dopo l'assunzione della prima pillola, la donna assume una dose di misoprostol affinchè possano partire le contrazioni uterine. La maggior parte delle donne espellerà l'embrione morto entro quattro ore dall'assunzione del secondo farmaco. La chiamata finale (la terza) deve avvenire due settimane dopo, per accertarsi che l'aborto sia effettivamente avenuto. Se l'embrione non è stato abortito, cosa che accade nel 5-10% dei casi, allora sarà richiesto un aborto chirurgico.