Autore Topic: 11-12 Maggio - Marcia per la Vita - Roma - III° edizione www.marciaperlavita.it  (Letto 17256 volte)

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Offline Stendardo

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Il nascituro dipende dal corpo della madre, e può diventare essere umano solo se la madre decide di continuare a nutrirlo attraverso il suo corpo. Insomma madre e nascituro sono in simbiosi, e il feto è un organismo incapace di vivere al di fuori del corpo della madre, e senza il suo nutrimento!
Perciò l'esempio dell'assassino che deve uccidere in sicurezza, è inappropriato, visto che l'assassino uccide esseri umani già formati, che non dipendono dal suo corpo, e dalla sua volontà.

Quindi essendo il feto un organismo incapace di vivere al di fuori della simbiosi materna, la volontà della madre nel portare avanti la gravidanza, è fondamentale proprio per motivi pratici; anche se l'aborto fosse vietato, una madre potrebbe suicidarsi, smettere di mangiare,  compiere atti di autolesionismo, e in questo modo danneggiare se stessa e il feto.

Dunque è logico che il diritto alla vita, alla salute e all'autodeterminazione di un essere umano già completamente sviluppato, prevalga sul diritto di vita di un organismo umano incompleto, che è invece dipendente in tutto e per tutto dal corpo della madre.

Per come la penso io, l'aborto andrebbe prevenuto(facendo più educazione sessuale/sentimentale), e contrastato cercando di convincere chi vuole abortire a non farlo, ma se una madre anche dopo aver riflettuto molto,  è assolutamente determinata a interrompere la gravidanza, non ci si  può fare nulla, non si può costringere una persona a portare avanti la gravidanza contro la sua volontà. Anche se fosse vietato, le donne che non vogliono assolutamente un figlio, troverebbero sempre il modo per non farlo, anche a costo di ammazzarsi, o di commettere un infanticidio !

Se madre e nascituro fossero in "simbiosi" come tu affermi la logica vorrebbe che con l'aborto dovrebbero morire ambedue , dunque ciò che tu scrivi è falso , la donna rappresenta solo il mezzo che l'evoluzione naturale (il Signore per me) a attribuito ai mammiferi di sesso femminile per far nascere esseri umani .
Posto nuovamente ciò che ho già scritto nel mio primo post ma che tu evidentemente non hai letto :
"Il nascituro , già al giorno successivo al concepimento ha una SUA IDENTITA' BIOLOGICA , CON UN CORREDO GENETICO PROPRIO . Già i primi giorni dell'embione sono decisivi , Helen Pearson ha scritto sulla rivista Nature nel 2002 un articolo intitolato : "Your destiny from day one" (Il tuo destino dal giorno uno) . Il giorno uno è il giorno dell'embrione unicellulare , lo zigote , che attraverso un protagonismo biologico REALMENTE E SCIENTIFICAMENTE EVIDENTE si presenta , come afferma il Prof. Giuseppe Noia ,Professore Associato di Medicina dell’Età Prenatale presso la facoltà di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma , che espleta la sua attività come Responsabile del Centro di Diagnosi e Terapia Fetale presso il Policlinico Gemelli di Roma , con le seguenti cinque caratteristiche :
1-L'identità umana consistente nei 46 cromosomi ;
2-La sua individualità ed unicità , modelli matematici ne hanno dichiarato la fondatezza ;
3-La sua autonomia biologica , noi tutti siamo vissuti per circa 8 giorni , dal concepimento fino all'impianto , senza fonti ossigenative dirette ma utilizzando l'energia trasformata dal materiale tubarico che circondava le nostre cellule iniziali ;
4-L'assunzione del piano-programma genomico con una "capacità manageriale" eccezionale tra gli esseri viventi con gradualità , continuità e coordinazione ;
5-Il cross-talk , ossia il colloquio incrociato con la madre ai fini dell'impianto e della tolleranza immunologica .
Il British Medical Journal , nel novembre del 2000 , ha giustamente affermato che : "l'embrione non è passivo : è un attivo direttore d'orchestra del suo impianto e del suo destino futuro."
Il nascituro sente , prova dolore e piacere già nel grembo materno . Il sistema tattile inizia a svilupparsi alla VII° settimana a partire dalla regione peribuccale , si estende al viso , al palmo delle mani ed alla pianta dei piedi all'XI° settimana ed al resto del corpo entro la XV° settimana di gestazione . Alla XX° settimana è ultimata la connessione tra recettori per il dolore ed il talamo , la struttura del cervello capace di integrare l'impulso che giunge dai recettori in una sensazione di dolore . Esistono ormai prove convincenti per affermare che alla XX° settimana il nascituro sente dolore ."
Chi commette un omicidio è responsabile appunto di omicidio e , essendo il nascituro NON UN OGGETTO MA UN ESSERE UMANO , se la donna abortisce commette omicidio .
A questo punto seguendo il tuo ragionamento se è vero come è vero che un uomo che intende uccidere o stuprare una donna lo farà comunque anche se esiste il reato di omicidio o di stupro , dovremmo legalizzare sia l'omicidio che lo stupro , tanto un uomo che intende farlo lo farà lo stesso ! 
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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No, il mio discorso è un po' diverso. Poiché è sicuro che un bimbo non può vivere e crescere tanto bene con una madre e un padre che non lo accettano e non lo vogliono, come si può risolvere il problema?
Prima di vietare l'aborto, bisognerebbe  perlomeno costruire degli istituti in in cui far crescere dignitosamente  tutti questi bambini rifiutati dai genitori

Appunto . Allora perchè prima di vietare lo stupro , non eliminiamo la violenza sessuale sulle donne , perchè prima di vietare l'omicidio , non costruiamo le basi affinché non ci siamo più i presupposti per uccidere ?

Dal mio punto di vista , invece , bisognarebbe agire su ambedue i fronti vietando l'aborto e facendo in modo che ad esempio realtà come l'adozione e l'aborto possano venirsi incontro , inoltre , bisognerebbe fare una sana educazione sessuale che preveda anche l'uso di contraccettivi pre atto sessuale .
Ripeto ormai credo che tutti noi sappiamo che i bambini non vengano calati direttamente dal cielo...
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Offline Stendardo

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Sull'educazione sessuale e sull'uso di alcuni metodi contraccettivi si può avviare una seria discussione sull'omicidio legalizzato di un essere umano no .
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Offline Stendardo

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Mi sono chiesto : quando è esattamente il momento in cui il nascituro secondo gli abortisti diventa una persona a tutti gli effetti ?
1 minuto prima di nascere si può uccidere ed 1 minuto dopo che è nato no .
Se la legge italiana afferma che si può abortire entro il 3° mese , 1 minuto prima della scadenza del 3° mese si può uccidere ed 1 minuto dopo no .
Se la legge dello stato dal dei tali afferma che il nascituro si può uccidere fino al 5° mese , allora 1 minuto prima della scadanza del 5° mese si può uccidere ed 1 minuto dopo no .
Qual è la differenza a livello scientifico , biologico , umano , morale nel momento in cui l'uomo fissa una precisa data di scadenza entro la quale si può uccidere il nascituro ed 1 minuto dopo tale scandenza non è più consentito ?
Ma riflettete un poco su queste cose...? Oppure il vostro animo è proprio marcio ?
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Offline kautostar

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3-La sua autonomia biologica , noi tutti siamo vissuti per circa 8 giorni , dal concepimento fino all'impianto , senza fonti ossigenative dirette ma utilizzando l'energia trasformata dal materiale tubarico che circondava le nostre cellule iniziali ;

E' qui che sbagli! 
Noi tutti abbiamo vissuto per minimo 20-26 settimane(i nati prematuri) , max 42 settimane nel grembo materno, quindi il feto fino a circa 25-26 settimane, è ancora totalmente dipendente dal corpo materno, altro che autonomia biologica!
Noi siamo nati perché le  nostre madri hanno accettato di farci nascere, ma senza la loro buona volontà oggi non saremmo qui a scrivere

Offline Stendardo

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Queste sono parole dette testualmente non da me ma dal Prof. Giuseppe Noia ,Professore Associato di Medicina dell’Età Prenatale presso la facoltà di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma , che espleta la sua attività come Responsabile del Centro di Diagnosi e Terapia Fetale presso il Policlinico Gemelli di Roma che credo che ne sappia , in materia , qualcosa in più sia di me che di te .
Poi posso chiedergli anche conferma relativamente al punto 3 facendomi dare tutte le spiegazioni del caso .
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Offline Stendardo

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Non c'entra niente ma questa è la dimostrazione pratica della teoria sostenuta da ilmarmocchio , ovvero che gli omosessuali sono i migliori alleati delle femministe , tutte le loro lotte e tutti i loro obiettivi di fatto sono coincidenti e sovrapponibili .
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Offline Lucia

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Appunto per cui secondo te è meglio ucciderli prima ! Allora andiamo in Ungheria , negli orfanotrofi dove vivono i bambini che non sono stati abortiti e chiediamo loro se vogliono continuare a vivere o vogliono morire e vediamo cosa ci rispondono ? Sono sicuro che il 99,9% di essi vuole continuare a vivere , nonostante tutto...


non è Ungheria,
ma quella generazione nata perché non si poteva abortire ha fatto lei stessa cosi tanti aborti che la popolazione è diminuita nei ultimi 20 anni al livello di come era prima delle leggi che vietavano l'aborto.

Io non sono in nessunc aso pro-aborto, già l'espresione mi suonamale.
Ma il divieto dell'aborto ha portato sempre ai bambini orfani e che morivano di fame.


E lasciami Abraxas in pace, tanto non capisci.
« Ultima modifica: Maggio 03, 2013, 15:06:05 pm da Abraxas »

Offline Lucia

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Poiché è sicuro che un bimbo non può vivere e crescere tanto bene con una madre e un padre che non lo accettano e non lo vogliono, come si può risolvere il problema?

non bisogna fare piu sesso eterosessuale, solo quando si accetta anche di avere bambini.

Offline Stendardo

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non è Ungheria,
ma quella generazione nata perché non si poteva abortire ha fatto lei stessa cosi tanti aborti che la popolazione è diminuita nei ultimi 20 anni al livello di come era prima delle leggi che vietavano l'aborto.

Io non sono in nessunc aso pro-aborto, già l'espresione mi suonamale.
Ma il divieto dell'aborto ha portato sempre ai bambini orfani e che morivano di fame.


E lasciami Abraxas in pace, tanto non capisci.

Quello che tu dici è falso . In nessuno stato del mondo la popolazione è diminuita poichè erea vietato l'aborto . A quale stato ti riferisci ? E poi , quantunque , fosse come dici tu uccidiamo una persona poichè esiste il reato di omicidio perchè avvengono in misura maggiore omicidi "illegali" ? Un aborto è sempre un aborto ovvero un omicidio legalizzato .
Doppiamente falso in quale paese del mondo i bambini che non sono stati abortiti sono SEMPRE O QUESI SEMPRE MORTI DI FAME ?
Ripeto vigliamo andare in un orfanotrofio e chedere ai bambini che non sono stati abortiti se vogliono vivere o morire e vediamo cosa rispondono ? Io sono sicuro che la stragrande maggioranza dei bambini non abortiti che vive in un orfanotrofio ti risponderebbe che nonostante tutto vuole continuare a vivere .
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Offline Lucia

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Quello che tu dici è falso . In nessuno stato del mondo la popolazione è diminuita poichè erea vietato l'aborto . A quale stato ti riferisci ?

1. Romania communista. Hanno vietato l'aborto con un decreto durante il communismo. I bambini nati allora si chiamavano se stessi i piccoli nati col decreto, decretei. La popolazione è aumentata con 3 milioni entro 1989, poi ora è diminuita con 3 milioni quindi chi non è stato abortito perché era divieto ha abortito i suoi figli.
Questa come te lo spieghi?
Certo loro non so se vogliono morire però loro stessi da grandi fanno piu aborti.


 
Citazione
E poi , quantunque , fosse come dici tu uccidiamo una persona poichè esiste il reato di omicidio perchè avvengono in misura maggiore omicidi "illegali" ? Un aborto è sempre un aborto ovvero un omicidio legalizzato .

Non è ancora una persona, persona sarà quando potra respirare con i propri pulmoni.


Citazione
Doppiamente falso in quale paese del mondo i bambini che non sono stati abortiti sono SEMPRE O QUESI SEMPRE MORTI DI FAME ?


in ogni paese povero la mortalità infantile è mooolto piu elevata che nei paesi dove si prattica l'aborto.
Penso che si può vedere su ogni statistica, mi pare ceh anche in Italia la mortalità infantile è diminuita proprio quando si è legalizzato l'aborto. Basta cercare.
Per me non è uguale che muore un bambino già nato o un embrione.

Offline Mercimonio

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Mi sono chiesto : quando è esattamente il momento in cui il nascituro secondo gli abortisti diventa una persona a tutti gli effetti ?
1 minuto prima di nascere si può uccidere ed 1 minuto dopo che è nato no .
Se la legge italiana afferma che si può abortire entro il 3° mese , 1 minuto prima della scadenza del 3° mese si può uccidere ed 1 minuto dopo no .
Se la legge dello stato dal dei tali afferma che il nascituro si può uccidere fino al 5° mese , allora 1 minuto prima della scadanza del 5° mese si può uccidere ed 1 minuto dopo no .
Qual è la differenza a livello scientifico , biologico , umano , morale nel momento in cui l'uomo fissa una precisa data di scadenza entro la quale si può uccidere il nascituro ed 1 minuto dopo tale scandenza non è più consentito ?
Ma riflettete un poco su queste cose...? Oppure il vostro animo è proprio marcio ?

il feto e' persona nel preciso istante in cui lo spermatozoo entra nell'ovulo.
chi nega questa ovvieta' sostiene la civilta' e la cultura di morte attuale, vorrei vedere avessero abortito loro invece di farli nascere !


Offline kautostar

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il feto e' persona nel preciso istante in cui lo spermatozoo entra nell'ovulo.
chi nega questa ovvieta' sostiene la civilta' e la cultura di morte attuale, vorrei vedere avessero abortito loro invece di farli nascere !
NON E' ESATTO
Il feto diventa individuo umano, essere umano a sé stante, cioè persona, quando è capace di vivere autonomamente al di fuori del grembo materno(cioè a partire dai 5-6mesi). Prima di questa data, è un essere umano "in potenza", che può vivere solo in simbiosi con il corpo femminile, e quindi non è una persona FISICAMENTE indipendente!
Nemmeno il neonato ovviamente è indipendente, ma a differenza del feto può vivere anche senza il corpo della madre, può essere anche allattato artificialmente, e accudito da persone diverse dalla madre biologica. Mentre il feto incapace di vivere nel mondo esterno, è praticamente un tutt'uno con il corpo femminile, e quindi dipende anche dalla volontà di quella donna che lo ospita nel suo corpo.

Poi uno può pensarla come vuole ( c'è anche chi è contrario alla  contraccezione e pensa che  lo "spreco" dello sperma, sia un grave peccato) ma dal punto di vista scientifico, un feto incapace di sopravvivere all'esterno, non è un essere umano completo e fisicamente indipendente. Questo è un dato di fatto!

Offline Animus

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Leggervi è uno spasso.
Non saprei a chi darla, la maglia "nera". :D
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline kautostar

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cmq riassumendo la questione, un feto fino a una certa fase dello sviluppo(circa 6 mesi) è potenzialmente un essere umano a tutti gli effetti, ma non è autonomo, dipende totalmente dal corpo femminile. Quindi quando una donna decide di interrompere la gravidanza, c'è un conflitto d'interesse tra l'istinto di conservazione del bambino potenziale(feto) , e il diritto della madre a disporre del proprio corpo, decidere liberamente se portare avanti la gravidanza o meno.
I pro life vorrebbero il riconoscimento del diritto del feto, e la totale negazione della libertà di scelta femminile, mentre gli abortisti, riconoscono solo il diritto della donna, negando totalmente quello del feto!

Io credo che ci potrebbe essere anche una terza via, una sorta di via di mezzo, ponendo qualche restrizione in più all'aborto, e dando aiuti alle madri indecise, per convincerle a cambiare idea. Ma senza vietare totalmente, perché tanto le donne davvero determinate ad abortire, lo farebbero lo stesso, solo che ci sarebbe una discriminazione tra ricche(che abortiscono in cliniche sicure), e povere, che abortiscono con metodi rischiosi