Autore Topic: politica e cultura: la fine delle Quote Rosa.  (Letto 1536 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline giovane

  • WikiQM
  • Affezionato
  • ***
  • Post: 634
  • Sesso: Maschio
    • Paternità
politica e cultura: la fine delle Quote Rosa.
« il: Febbraio 01, 2010, 17:20:42 pm »
Europa, Inizio 2010 - cari amici, sotto la mia ultima
pubblicazione dal periodico d'informazione "pensa libero"


http://www.pensalibero.it/Dettaglio.asp?IDNotizia=4715

" La Svezia, che in tutti i settori (parlamento compreso) ha finalmente
ragiunto il 50% preciso-matematico tra uomini e donne,
decide ora di eliminare le quote rosa. Motivo: PENALIZZANO LE DONNE.

Tribunali e Parlamento svedese ritengono che le quote rosa, cioè le
pari opportunità garantite alle donne da un numero di posti
a disposizione matematicamente pari a quello degli uomini, sono dannose.

In rami accademici o professioni di grande impegno e guadagno in cui
le donne qualificate sono più degli uomini (medicina, psicologia, ecc..),
imporre una parità numerica 50 e 50 di fatto discrimina le donne brave ma
respinte perché in eccesso di numero rispetto alla parità richiesta per legge.

Il Tribunale di Stoccolma addirittura in questi giorni ha rimborsato
per circa 4500 euro/persona 44 donne che avevano sporto causa
contro il rifiuto di farle entrare all'università a causa del loro sesso....

Insomma.... se le pari opportunità sono state STRUMENTO per arrivare
forzatamente al 50% di quote femminili, ora che il femminile,
privilegiato da queste quote, tende a sorpassare il maschile,
le eque opportunità SONO SOLO UN INTRALCIO... e vanno abolite.

Non c'è da stupirsi quindi se non si "RIEQUILIBRA"  in ambiti come:

- i dipendenti statali al 75% donne
- il diritto famigliare chiaramente privilegiante le madri
- la scuola superiore dove gli abbandoni maschili sono doppi
- l'universitaria dove le donne si laureano meglio e prima
- i finanziamenti all'imprenditoria femminile ed alla formazione
  post-diploma che ammazzano la meritocrazia
- l'esclusione sociale ed il barbonismo nell'80% maschile
- i migliaia di morti/anno uomini sul lavoro o in funzioni militari
- la minore qualità di vita e longevità dell'uomo
- le patologie e problematiche adolescenziali maschili
- il disagio psichico per cui nel mondo 4 suicidi su 5 sono maschili


(dati OMS/ISTAT/MIUR/CARITAS/AMI)

Insomma il concetto è chiaro:
siamo arrivate alla parità.. ed ora la parità non la vogliamo più!

..ma così ci perde la società e la civile convivenza.

I padri che hanno scritto le carte democratiche sono stati bravi,
e vanno ringraziati, ma hanno compiuto a mio avviso un errore:
pensare che i maschi vanno educati all'ETICA,
mentre le femmine, più buone per nascita.. non ne hanno bisogno.

I FATTI dicono invece che anche le donne sono umane.. sbagliano,
ma a causa di questa specie di IMMUNITA CULTURALE molte di loro
oggi sono spine nel fianco per la democrazia, che vive e si fonda
sulla pace, il rispetto e l'uguaglianza civile. "

F.BARZAGLI
resp.nazionale http://www.paternita.info
i diritti della paternità, dell'infanzia e dell'adolescenza
http://pariopportunita.wiki.zoho.com/