Io sono del parere che togliendo le femmine nude dalla pubblicità, piano piano si toglie potere al "fica power".
Credo che il fica power sia un anello della catena cause-effetti che è precedente alle pubblicità. Se il fica power non si esprimerà tramite la pubblicità, sfogherà altrove. Il fica power è una religione, non possono abbatterlo così facilmente. Anche perché da quel che ho capito, loro hanno intenzione di potenziarlo, non certo di abbatterlo: secondo la Zanardo, il problema non è la nudità ma è la donna oggetto. Quindi il problema per loro non è l'esibizione femminile, ma è il modo in cui l'uomo si eccita; se lo scambio di messaggi va troppo in modalità "ora-io-donna-faccio-questo-per-te-più-che-per-me", allora scatta la censura.
Cosi' facendo gli uomini saranno sempre meno bombardati da certe immagini, quindi meno arrapati e forse più consapevoli.
Le pubblicità sono il 2% di quello che vediamo. Parallelamente, infatti, le ragazzine vanno a chiappe di fuori, ma qui le femministe mica prendono posizione; in TV passano programmi come Pelle, Geordie Shore e altri, dove è come se vedessi un pornosoft; le vallette mi pare che non siano state censurate e se lo facessero, basta vedere come fanno in molti filmati di TV in lingua spagnola, dove gli upskirt e le chiappe ce le fanno vedere direttamente le presentatrici. Non saranno certo delle politicanti da quattro soldi a fermare l'istinto esibizionistico delle donne.
Un autogol clamoroso per le femministe, dunque approvo in pieno.
E' interessante perché potrebbe portare ad un conflitto interno tra donne giovani e quelle che nel mio articolo chiamo "loro avvocatesse".