http://www.loccidentale.it/node/122786?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitterLa storia della deputata grillina che avrebbe devoluto il suo stipendio di parlamentare a una fantomatica associazione che aiuta le famiglie delle vittime di "femminicidio" era una bufala. La Associazione vittime femminicidio (Avf), con sede a Milano, è trasparente come un fantasma. E dalla bufala ora si potrebbe passare alla truffa. Perché M5S smentisce qualsiasi donazione, anzi depreca "troviamo disgustose queste affermazioni", come dice Silvia Benedetti, deputata pentastellata del Veneto al Corriere.it. L'Associazione non si riesce a contattarla, esperti e operatori che lavorano sulla violenza contro le donne non la conoscono, è attivissima su Facebook ma un po' meno reperibile nella realtà. Anche lo stesso profilo Facebook desta dei dubbi. Dalla ricostruzione offerta dal Corriere, l'Associazione avrebbe già pubblicizzato altre volte donazioni per le vittime di femminicidio, ma "la faccenda puzza". Mentre aspettiamo che un solerte cronista delle Iene riesca a pizzicare i legali rappresentanti della associazione per fargli qualche domanda indiscreta, facciamo però un paio di considerazioni. La violenza domestica è una piaga della società italiana, che va combattuta e sconfitta. Ma la mediatizzazione della parola "femminicidio", quasi un brand (negli Usa sta facendo discutere la serie televisiva The Bridge), potrebbe aver favorito i furbetti della solidarietà. Stesso discorso per M5S, la campagna per la devoluzione degli stipendi dei parlamentari ad attività benefiche è una pratica commendevole quando non risponde a criteri demagogici, ma anche in questo caso, fagocitata dai media, può prestarsi a operazioni strumentali. Continuamo, allora, a contrastare la violenza sulle donne. Tagliamo i costi della politica. Ma facciamo estrema attenzione a come alcune parole d'ordine possono essere manipolate per altri fini meno nobili.
donazioni vittime femminicidio? la vittima è morta, che donazione le facciamo? ai superstiti? ad esempio al marito, o in ogni caso all'assassino, qualunque fosse il legame con la vittima. Mi sembra molto azzeccato ...