Il lavoro non c'entra un cazzo ai fini della misurazione di una persona. È l'anima ciò che conta. Non dovrebbe importare neanche l'aspetto fisico, pensa tu, dato che è solo una confezione, un abito.
Ciò che veramente sei, la persona interiore, con tutte le sue qualità, i suoi pregi, i suoi interessi, le sue caratteristiche che la distinguono dal resto del mondo, ecco cosa dovrebbe veramente importare.
Ma cosa te lo dico a fare, sei una donna, non esistono punti di incontro.
beh Cydon, qui secondo me però nella media hai torto.
Non metto in dubbio che tu in una donna veda solo l'anima e le sue qualità.
Onestamente però non ho mai visto una donna bruttina, dimessa e non particolarmente attenta alla cura del corpo avere schiere di uomini interessati a conoscere la sua anima.
Per quanto sia "simpatica e intelligente"
il modo di dire "la mia ragazza porta con se un'amica così la conosci" "e com'è?" "beh.. simpatica, intelligente, porta gli occhiali" era d'uso corrente da che ho memoria per far sì che l'amico si dileguasse dall'incontro perchè significava ovviamente "cessa"
:-D
Non è una colpa eh.. beninteso è normale e naturale che un uomo sia attirato dal fisico di una donna e un po' meno al suo idolum mentre al contrario accade ad una donna, però insomma anche qui non ci sono grandi punti di incontro.
E' un cane che si morde la coda. Il sistema è interdipendente. Ogni preferenza che va per la maggiore sarà premiata dal sistema.
Se quella con le tette grosse e la vita sottile avrà più estimatore molte donne cercheranno di essere così fino a stravolgere persino lo sguardo maschile e a gonfiarsi oltre misura.
Se l'uomo deciso e sicuro avrà più estimatrici tra le donne cercerà di essere così fino a stravolgere persino lo sguardo femminile e a diventare tronfio, attaccabrighe e pronto a fregare il prossimo.
La estrema competitività femminile lasciata libera tende a far male alle donne quella maschile agli uomini.
Il patto di genere per la monogamia mitiga la competitività maschile, in qualche modo. (una donna per ogni uomo e il divieto di toccare la donna di un altro). Il patto di genere con la dicotomia troia/moglie, mitiga la competitività femminile (non posso esibirmi oltre una certa misura perchè sennò non troverò uomini disposti a relazione stabile.
Questo, secondo me, era il patto culturale della società tradizionale.