Autore Topic: gender : scienza o ideologia ?  (Letto 12964 volte)

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Offline kautostar

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #60 il: Gennaio 24, 2014, 03:29:35 am »
A giudicare dall'editore(Arianna Editrice pubblica quasi solo stronzate) , e dal titolo, e dagli autori(Perucchietti Enrica scrive libri sul NWO  :doh: ) , sembrerebbe solo ciarpame di stampo cospirazionista(del resto è pure catalogato nella sezione "teorie della cospirazione") . Se piace il genere bene, può essere letto come passatempo, con lo stesso spirito di un romanzetto alla Dan Brown, ma se non piace il genere, è tempo perso!

Sull'argomento ci saranno sicuramente letture più serie, e se volessi approfondire l'argomento, leggerei libri tipo questo:
 http://www.ibs.it/code/9788849812954/maschi-femmine-guerra/leary-dale.html 

Rubettino di solito pubblica saggistica anticonformista, e inchieste giornalistiche di un certo spessore!

Offline Vicus

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #61 il: Gennaio 24, 2014, 06:17:08 am »
Non vedo grandi differenze.
Unisex:
Come e perché le oligarchie mondiali vogliono imporre l'uniformità sessuale. L'attacco alla sessualità, nei suoi generi maschile e femminile, rappresenta oggi il più sconcertante tentativo di manipolazione dell'essere umano mai tentato nella storia. Promossa grazie all'imponente contributo economico e politico delle più potenti lobby dell'Occidente, questa vera e propria "mutazione antropologica" viene oggi imposta attraverso i media, la cultura, lo spettacolo e le legislazioni. Gli autori ricostruiscono le tappe di questo processo senza precedenti: dalle origini dell'Ideologia di Genere all'omosessualismo militante, dal progressivo sdoganamento della pedofilia all'invenzione del "sesso X"; in un percorso che ha, come fine evidente, la creazione di un uomo nuovo "senza identità".

Maschi o femmine:
Il libro è fondamentale per conoscere le dinamiche che si sviluppano all'ONU a seguito delle pressioni delle lobby radicali per la distruzione della famiglia naturale. Dopo le prime 60 pagine, diventa più scorrevole ed interessante. Dopo averlo letto, mi sono reso conto che non si tratta solo di "teorie" che restano nell'ambito di idee elaborate da femministe radicali che si ispirano ad Engels, ma ho verificato che negli statuti di molte scuole elementari italiane è esplicitamente previsto che si tuteli l'identità di genere! Bisognerà verificare se il redattore intendesse con la parola genere quello maschile e femminile, perché le nuove femministe nella parola genere individuano 5 categorie: maschi, femmine, ermafroditi, maschi che si sentono femmine, femmine che si sentono maschi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #62 il: Gennaio 24, 2014, 16:41:57 pm »
Confermo quanto scritto da Vicus . Ho letto metà del libroi e non c'è nessuna teoria strana, anzi.
La casa editrice non mi interessa e il giudizio lo baso su quanto c'è scritto, quindi darò il giudizio definitivo quando lo avrò letto tutto.
In ogni caso ho ordinato anche il libro di O' Leary.
p.s. NWO è un termine vago e romanzesco, ma stiamo attenti che i tedeschi che vivevano al tempo di Hitler non sapevano di essere al tempo di Hitler.
Lo abbiamo scoperto noi, più tardi :cool:

Offline controcorrente

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #63 il: Gennaio 24, 2014, 19:31:34 pm »
Comunque sia, queste sono verità che ogni persona dovrebbe conoscere. Purtroppo i media servono il potere e il potere dice loro di vomitarci addosso le peggiori nefandezze, 24 ore al giorno, 365 giorni all'anno. I falsari al servizio del falsario non conoscono ferie.
Il punto è: come fare controinformazione? La facciamo noi? E in che modo, dal momento che siamo quattro gatti e i nostri discorsi non sembra che attirino molto, nella vita reale?
Io quando posso ne parlo con tutti, purtroppo non abbiamo i poteri ammalianti dei media, quindi, che fare?
Ma in particolare quanti leggeranno libri del genere, iniziando ad aprire gli occhi? Molto pochi a mio parere. Ho l'impressione che argomenti del genere siano una ristretta nicchia di mercato.

Offline Duca

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #64 il: Gennaio 24, 2014, 19:57:02 pm »
NWO è un termine vago e romanzesco, ma stiamo attenti che i tedeschi che vivevano al tempo di Hitler non sapevano di essere al tempo di Hitler.
Hitler nei confronti di questi signori del NWO è un'educanda.

Offline Vicus

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #65 il: Gennaio 25, 2014, 00:56:23 am »
Comunque sia, queste sono verità che ogni persona dovrebbe conoscere. Purtroppo i media servono il potere e il potere dice loro di vomitarci addosso le peggiori nefandezze, 24 ore al giorno, 365 giorni all'anno. I falsari al servizio del falsario non conoscono ferie.
Il punto è: come fare controinformazione? La facciamo noi? E in che modo, dal momento che siamo quattro gatti e i nostri discorsi non sembra che attirino molto, nella vita reale?
Io quando posso ne parlo con tutti, purtroppo non abbiamo i poteri ammalianti dei media, quindi, che fare?
Ma in particolare quanti leggeranno libri del genere, iniziando ad aprire gli occhi? Molto pochi a mio parere. Ho l'impressione che argomenti del genere siano una ristretta nicchia di mercato.
Diceva la Miriano che è la passione del maschio del 3° millennio. Personalmente ritengo la complottistica, con tutto il contorno di Illuminati e Rettiliani, una disinformazione o una distrazione dalle vere dinamiche alla base dei rivolgimenti attuali. Il moralismo e la censura sono l'approccio peggiore per interpretare cambiamenti radicali che andrebbero capiti in modo da poter influire su di essi, invece che biasimati.
Però una controinformazione corretta è fondamentale; anche se non dobbiamo aspettarci che ne avvertano l'esigenza gli iper-adattati, che lavorano ad esempio in qualche megasocietà che fa li abitua a chiamare bianco il nero e viceversa, coi 'corsi di formazione' e la vita lavorativa quotidiana.
Ricordo una tizia tempo fa a cena che lavorava nel marketing, a domanda sul futuro dell'UE risposi placidamente che vista la situazione di Grecia e co. non era scontato che l'euro tenesse, cosa che suscitò un marcato disappunto! Chi lavora in certi ambiti (specie donne), sembra vivere letteralmente su un altro pianeta.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #66 il: Gennaio 25, 2014, 16:13:02 pm »
Io ho finito il libro e confermo il mio giudizio : il libro è ottimo, rapido da leggere e aggiornatissimo, specie sugli eventi italiani.
é citato il caso Barilla, il caso Delon, ecc C'è una ampia bibliografia e citazioni di articoli.
Per la verità non c'è nessun accenno complottistico  ed è indubbiamente utile per avere sottomano tutta unna serie di dati e notizie, comprese le dichiarazioni di personaggi famosi.
Assai istruttivo.
una domanda sopratutto : come mai uin problema che riguarda una ristretta minoranza di persone ( l' omosessualità ) ottiene un appoggio così massiccio da parte delle istituzioni internazionali ?
Inoltre, risulta evidentissima la consonanza tra omosessualisti e femministi
Ora, aspetto di leggere quello citato da Kautostar, che si preannuncia latrettanto interessante

Offline controcorrente

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #67 il: Gennaio 25, 2014, 16:34:36 pm »
Io ho finito il libro e confermo il mio giudizio : il libro è ottimo, rapido da leggere e aggiornatissimo, specie sugli eventi italiani.
é citato il caso Barilla, il caso Delon, ecc C'è una ampia bibliografia e citazioni di articoli.
Per la verità non c'è nessun accenno complottistico  ed è indubbiamente utile per avere sottomano tutta unna serie di dati e notizie, comprese le dichiarazioni di personaggi famosi.
Assai istruttivo.

Perchè non creare un apposito topic all'interno del forum?


Citazione
una domanda sopratutto : come mai uin problema che riguarda una ristretta minoranza di persone ( l' omosessualità ) ottiene un appoggio così massiccio da parte delle istituzioni internazionali ?

Noi di QM lo sappiamo benissimo ormai:
1)Perchè quello che oggi è minoranza un domani sarà maggioranza. E tutto questo è studiato e programmato a tavolino, nei minimi particolari.
2)Per femminilizzzare l'uomo e mascolinizzare la donna.
3)Distruggere la famiglia, insostituibile fonte di valori, baluardo contro le avversità della vita, nella quale uomo e donna si realizzano.
3)Creare un genere umano artificiale, senza identità, gettare scompiglio solitudine e disperazione in ogni individuo.
4)Distruggere ogni valore, creando un essere umano senza morale.
5)Il capolavoro di satana, il cui fine ultimo è dividere l'uomo da Dio, mettendo odio fra uomo e donna, distruggere la creazione e il pianeta nel quale viviamo.
Non a caso la parola satana significa "avversario", "colui che si oppone".

Offline kautostar

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #68 il: Gennaio 25, 2014, 16:40:15 pm »
Ora, aspetto di leggere quello citato da Kautostar, che si preannuncia latrettanto interessante
L'hai già comprato? fammi sapere se vale la pena leggerlo!

Offline ilmarmocchio

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #69 il: Gennaio 25, 2014, 16:51:15 pm »
L'hai già comprato? fammi sapere se vale la pena leggerlo!

L' ho ordinato in IBS , la versione cartacea e mi dice che ci vorranno 3 giorni per averlo.
L'altro, invece, l'ho scaricato da Amazon.
Appena lo avrè letto , ne farò una recensione

Offline ilmarmocchio

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #70 il: Gennaio 25, 2014, 16:56:37 pm »
Citazione
Controcorrente : Perchè non creare un apposito topic all'interno del forum?

si, l' idea è valida, perchè i problemi trattati da quel libro, e credo anche da quello citato da Kautostar ( che ho ordinato ), sono il nocciolo reale della Q.M.
Ci sono molti riferimenti a quanto tu hai scritto e ti consoglio vivamente di acquistarlo.
C'è anche la versione cartacea, non costa molto, non è molto lungo ed è molto aggiornato.
Il filo rosso che lega omosessualismo ( da non confondersi con gli omosessuali ) , femminismo ( da non confondersi con le donne ) ed elite transnazionali  risulta evidentissimo

Offline Stendardo

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #71 il: Gennaio 27, 2014, 14:48:20 pm »
Fonte : http://www.marciaperlavita.it/articoli/il-gendercide-e-arrivato-in-occidente/



Il “gendercide” è arrivato in occidente



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aborti selettivi(di Giulio Meotti su Il Foglio del 16-01-2014) Roma. Nel 1990 fu l’indiano Amartya Sen, il premio Nobel per l’Economia con cattedra a Harvard che ha dedicato la sua vita alla causa dei meno abbienti e dei paesi emergenti, a lanciare l’allarme sulla New York Review of Books: “Almeno sessanta milioni di bambine sono state cancellate in seguito a infanticidi o aborti selettivi di femmine. E’ una rivoluzione tecnologica di tipo reazionario. Il sessismo dell’aborto selettivo”.

Adesso Amartya Sen torna, stavolta dalle colonne del quotidiano inglese progressista Independent, a denunciare la “strage di Eva”, il gendercide, lo sterminio delle bambine che da oriente ha preso piede in occidente, in casa nostra.

Nel suo nuovo saggio, dal titolo “The lost girls”, Amartya Sen parla dell’aborto come di una “discriminazione neonatale” e spiega che non si tratta di un fenomeno di povertà o arretramento sociale, piuttosto avviene in gran parte fra le donne istruite, benestanti, dall’India alle comunità di immigrati di Londra. Raramente il premio Nobel era intervenuto nuovamente sull’aborto dalla pubblicazione di quel saggio nel 1990. Ma adesso, secondo quanto infatti rivela lo studio pubblicato dall’Independent, nel Regno Unito, Inghilterra e Galles, mancano all’appello nel censimento nazionale inglese quasi cinquemila bambine. Bambine abortite.

Secondo l’indagine governativa, spiega il quotidiano inglese Daily Mail sui dati diffusi dall’Independent, non si erano trovate prove concrete di questo squilibrio demografico e di genere, ma l’ultimo censimento nazionale mostra una chiara discrepanza nella consistenza sessuale maschio/femmina in comunità di immigrati, cosa che suggerisce appunto che le figlie femmine vengano abortite. “Che tale discriminazione abbia un posto in gran parte del mondo moderno è desolante”, scrive Amartya Sen. “Quando ho scritto sulle ‘bambine mancanti’ negli anni Ottanta e primi anni Novanta, le mie conclusioni erano basate su una immagine chiara e sui dati disponibili fino al 1980”.

Da allora, scrive il premio Nobel, “l’ampio utilizzo di nuove tecniche come l’ecografia per determinare il sesso dei feti ha portato a numeri enormi e crescenti di aborti selettivi di feti femminili. L’istruzione delle donne, che è stata una forza potente nel ridurre la discriminazione contro le donne, non è stata in grado di eliminare, almeno non ancora, la discriminazione neonatale”.

Una strage santificata dalle autorità inglesi. O come ha detto il Tory Julian Brazier, “la Gran Bretagna è l’unico paese occidentale in cui si può legalmente abortire per motivi di ‘genere’”. Settimane fa, infatti, Keir Starmer, il direttore della procura generale del Regno Unito, ha stabilito che i medici che praticano aborti legati al sesso non saranno giudicati penalmente.

Per il Crown Prosecution Service, si tratterebbe di mera “cattiva condotta professionale”. Starmer ha fatto anche sapere che “la legge non proibisce espressamente gli aborti sulla base del genere”. Un anno fa il Daily Telegraph aveva mandato in incognito, munito di microfono e microspia, un suo reporter accompagnato da una giovane donna incinta. Dalla loro inchiesta era venuto fuori che un terzo delle cliniche britanniche, pagate dal governo, erano disposte a far abortire la donna perché il figlio non era del sesso desiderato. “Mentre nel Regno Unito la proporzione tra nati maschi e femmine è nella norma – ha spiegato il sottosegretario alla Sanità Earl Howe – E’ emerso che la proporzione è cambiata a seconda dell’origine della madre”.

Anche il padre della legge inglese dell’aborto, Lord Steel, che nel 1967 si batté per introdurre l’Abortion Act e diede il via alle legislazioni abortiste in Europa, ha definito “ripugnante” l’aborto selettivo, chiedendo che venga messo al bando. Da oggi, come denuncia anche l’icona liberal Amartya Sen, la civilissima Europa è più vicina alla draconiana politica demografica cinese. Figli unici, figli maschi, figli sani.
Giulio Meotti
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #72 il: Gennaio 29, 2014, 13:58:05 pm »
Fonte : http://www.tempi.it/la-francia-obbliga-i-giornalisti-a-fare-corsi-di-uguaglianza-tra-i-sessi-e-una-pretesa-antidemocratica#.Uuj6XRRd73g


La Francia obbliga i giornalisti a fare corsi di “uguaglianza tra i sessi”. «È una pretesa antidemocratica»
 







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gennaio 28, 2014 Leone Grotti
 

La conferenza delle scuole di giornalismo ha protestato contro il governo perché «pretende di imporci il contenuto dei nostri insegnamenti». Un fatto «senza precedenti in una democrazia»


 
 
 

francia-giornalismo-genderPosto che «l’idea di combattere contro gli stereotipi è buona», «non capiamo perché proprio la nostra professione venga stigmatizzata». È quanto afferma un comunicato della Conferenza delle scuole di giornalismo, che si è scagliata contro il governo Hollande in Francia per l’articolo 16 bis della legge sull’uguaglianza tra uomini e donne in discussione in questi giorni all’Assemblea nazionale.

RIEDUCAZIONE GIORNALISTI. La legge in questione riguarda molteplici argomenti, tanto da sembrare un “milleproroghe” d’Oltralpe: oltre al controverso cambiamento della norma sull’aborto (di cui vi abbiamo già parlato qui), che lo trasforma in un «diritto», si prevede anche che le scuole di giornalismo francesi prevedano corsi per formare gli aspiranti cronisti «sull’uguaglianza tra i sessi».
La Conferenza ha protestato a gran voce perché «l’Assemblea nazionale pretende di imporci il contenuto dei nostri insegnamenti». Un fatto «senza precedenti in una democrazia».

«PERCHÉ NOI?». Non si capisce, continuano i giornalisti francesi, «perché solo noi siamo oggetto di una tale ingiunzione». Secondo il relatore della legge del partito socialista, Sébastien Denaja, la giustificazione sta nel «potere» enorme che hanno i media nella società. E per questo i giornalisti devono essere correttamente educati, ma c’è chi direbbe “rieducati”, sugli stereotipi, l’identità di genere e quant’altro.

BUON PADRE DI FAMIGLIA. La legge è stata anche criticata per un emendamento approvato pochi giorni fa con cui è stata eliminata la dicitura «buon padre di famiglia». Questa locuzione, che esiste anche nell’ordinamento italiano e indica la diligenza che un debitore deve usare nel soddisfare l’interesse del creditore, agendo appunto come un «buon padre di famiglia», è stata giudicata dal partito socialista come «obsoleta» e «sessista».
Se il Corriere della Sera ha salutato positivamente questa iniziativa perché «soddisfa la giusta esigenza di un linguaggio meno sessista», in Francia in molti hanno parlato di «totalitarismo linguistico». L’espressione è stata sostituita dall’avverbio «ragionevolmente», che proprio non può essere usato per descrivere le decisioni del governo Hollande.


Leggi di Più: Francia, giornalisti obbligati a corsi di «uguaglianza» | Tempi.it
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Offline Stendardo

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #73 il: Gennaio 30, 2014, 11:55:46 am »
Fonte : http://www.lanuovabq.it/it/articoli-firme-contro-leducazione-al-gender-nelle-scuole-8303.htm

Firme contro l'educazione al gender nelle scuole
 
Antonio Brandi*

28-01-2014

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Copertina Pro Vita
 


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Albert Einstein, Sigmund Freud, Bertrand Russell, Charles Fourier, Aldous Huxley e Brock Chisholm, pionieri dell’umanismo ateo, erano convinti che per instaurare un nuovo ordine mondiale, per risolvere i conflitti e le guerre e per portare tutti al benessere, bastasse eliminare i concetti di bene e male e di giusto e sbagliato. L’etica doveva essere mutevole come le stagioni ed i valori morali assolutamente relativi. Sigmund Freud affermava che esistono solo due pulsioni umane: quella che lui chiamava “erotica” o sessuale, che unisce, e una che distrugge.

Brock Chisholm, primo direttore generale dell’OMS, sosteneva che i bambini andavano educati in ambienti intellettuali neutri e liberati dai pregiudizi morali e religiosi inculcati dai loro genitori. Charles Fourier proponeva la seguente ricetta: “non sacrificare il bene del presente per il bene del futuro, goditi il momento , evita il matrimonio e ogni altra unione che non soddisfi le tue passioni adesso. Perché lavorare per il bene futuro?”.  Insomma, i problemi del mondo sono la morale, la religione ed i codici comportamentali insiti nella gente e nessun cittadino deve restare escluso dal nuovo paradigma culturale quali che siano la sua razza, religione od orientamento sessuale.... Ognuno deve essere libero di definire la propria idea di bene e di male in base al piacere o all’utile che ne può ricavare.

I risultati di queste teorie del “tutto è permesso” e del “è proibito proibire” sono davanti agli occhi di tutti: egoismo, edonismo, disintegrazione della coesione sociale, corruzione, aborti, infanticidi, baby squillo, eutanasia , promiscuità sessuale….  E così la “gender equality” (parità dei generi)  è stata promossa anche all’Assemblea delle Nazioni Unite, “Women 2000: gender equality”, a New York nel 2000,e poiché la sessualizzazione dell’infanzia  è considerata uno degli agenti di cambiamento più importante, l‘UNESCO ha emanato le nuove linee guida da diffondere nelle scuole: “The International Guidelines on Sexuality Education” al Congresso dell’Associazione per la Salute Sessuale a Goteburg in Svezia nel 2009, riprese dall’Ufficio Europeo dell’OMS e raccomandate ai Stati membri nell’Aprile del 2013.

E perciò, ecco che in Italia, oggi, in seguito alla pubblicazione della sua strategia nazionale, l’UNAR, che opera all’interno del Dipartimento delle Pari Opportunità, ha già iniziato la sua campagna di indottrinamento dei nostri bambini, dei nostri ragazzi e degli insegnanti nelle scuole e nelle università sulla cosiddetta “identità di genere” e sulla “parità di tutti gli orientamenti sessuali”: corsi di formazione all’Università di Padova, lezioni di aggiornamento per gli insegnanti organizzati dal Comune di Venezia, istruzioni ai giornalisti su come scrivere riguardo le tematiche LGBT, fondi stanziati dalla Statale di Milano ad organizzazioni LGBT a scopo “educativo”, concorsi di “formazione” sulle tematiche LGBT presso varie scuole come il liceo Giordano Bruno di Roma, l’Amerigo Vespucci di Vibo Marina, ecc,... Le direttive dell’OMS sono state anche riprese nel Decreto Legge Carrozza che all’art. 16, lettera d, finalizza “la formazione dei docenti all’aumento delle competenze relative all’educazione, all’affettività, al rispetto delle diversità e delle pari opportunità di genere ed al superamento dei stereotipi di genere”.

La macchina istituzionale ed i media stanno  promuovendo sempre di più la parità di tutti gli orientamenti sessuali e dell’identità di genere. Il pretesto classico sono le “pari opportunità” e la “non’discriminazione”.

Pro Vita ha quindi lanciato una petizione contro la “Strategia” dell’UNAR e le direttive dell’OMS per difendere i nostri bambini ed i nostri ragazzi

che sarà inviata a: il Presidente del Consiglio dei Ministri; il Ministro degli Interni; il Ministro dell’Istruzione; il Ministro per le Pari Opportunità; il Ministro della Salute; l’Autorità Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza; la Commissione Parlamentare per l’infanzia. Ecco il link alla petizione:

http://www.prolifenews.it/petizione-contro-la-strategia-dellunar-e-le-direttive-delloms-proteggiamo-bambini/

Gli italiani sono per la difesa dei bambini e per la famiglia. Non permettiamo ad una minoranza ricca ed agguerrita di capovolgere tutti i parametri antropologici sui quali si è sviluppata la società umana per duemila anni!

Chi non abbia ancora firmato l’appello  si affretti a farlo ed a diffonderlo.

Non possiamo chiudere gli occhi davanti a questa vera e propria battaglia per la Vita, per la Famiglia e per la Natura.

In tre settimane la petizione di Pro Vita, ha raccolto quasi 4000 adesioni. Ringraziamo tutti coloro che l'hanno sottoscritta fino a questo momento e, continuando la raccolta di firme, invitiamo quelli che non l'avessero ancora fatto ad aderire a quest'importante iniziativa: abbiamo bisogno del sostegno di tutti per contribuire a fermare questa funesta ideologia che investe il delicato campo dell'educazione, ideologia che vorrebbe indottrinare i nostri figli con l'assurda teoria del gender, corromperli dal punto di vista morale, e aprire le porte perfino alla pedofilia.

Avanti per la Vita e per la Famiglia!

*Notizie Pro-Vita
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Stendardo

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Re:gender : scienza o ideologia ?
« Risposta #74 il: Febbraio 01, 2014, 23:39:48 pm »
Fonte : http://www.tempi.it/la-francia-e-schiava-del-femminismo-radicale-e-delle-lobby-del-gender#.Uu11sRR3v3g


«La Francia è schiava del femminismo radicale e delle lobby del gender»
 







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febbraio 1, 2014 Redazione
 

La giurista Le Pourhiet attacca la decisione di aprire ai bambini nati all’estero da uteri in affitto. «I rischi? Siamo davanti a contratti sulla fabbricazione di un essere umano e sul suo abbandono. È una mercificazione della sua stessa esistenza»


 
 
 

famiglie-famiglia-francia-hollandeUn anno dopo le nozze gay, la Francia è di fronte al dilemma posto dai frutti della maternità a pagamento. Il governo è come al solito ambiguo, ma è in arrivo una nuova legge sulla famiglia. Sta crescendo, infatti, il rumore mediatico attorno alla maternità surrogata: la guardasigilli Christiane Taubira (quella del cosiddetto “matrimonio per tutti”) ha indirizzato ai prefetti una nota ministeriale per chiedere l’iscrizione nei registri di stato civile dei bambini nati all’estero tramite maternità surrogata.
 A questo riguardo, su Avvenire è stata pubblicata una bella intervista di Daniele Zappala alla costituzionalista Anne-Marie Le Pourhiet, ordinario di Diritto pubblico all’Università di Rennes, vicepresidente dell’Associazione francese di Diritto costituzionale, cavaliere della Legion d’onore. Non una figura allergica per principio all’attuale maggioranza, scrive Zappala, ma che non si tira indietro quando bisogna criticarlo: «I rischi sulla maternità surrogata? Si parla spesso di utero in affitto, ma in realtà il fenomeno va ben al di là. Siamo davanti a contratti sulla fabbricazione di un essere umano e sul suo abbandono. È un mercato centrato sulla mercificazione non più solo del corpo ma dell’essere umano e della sua stessa esistenza». «Abbiamo dirigenti in Francia, a destra come a sinistra, che si sono lasciati soverchiare da clientele elettorali e lobby, non osando più dire no».

I FANTASMI DELLA REPUBBLICA. Sulla circolare Taubira che richiede il riconoscimento dei bambini nati da maternità surrogata, Le Pourhiet è certa che in questo modo si sia aperta una fase di indeterminatezza giuridica: «Dopo aver messo la Francia di fronte al fatto compiuto, questi genitori sostengono che non si possono lasciare i bambini senza la nazionalità francese. Da qui, gli articoli lacrimosi sui “fantasmi della Repubblica”. I genitori però hanno ricercato questa situazione. E se si cede, vuol dire che i divieti della Francia e della società non pesano più. Dopodiché occorrerà piegarsi sistematicamente davanti a ogni fatto compiuto». Al momento la Corte di Cassazione dice che occorre essere coerenti: «Se la legge proibisce la maternità surrogata, allora non si può avallare la frode di chi va in India o negli Stati Uniti o altrove. Se il legislatore vuole uscire da questa situazione, che lo dica e prenda le proprie responsabilità».

LA FORZA DEL FEMMINISMO RADICALE. Nell’intervista, la docente attacca anche un certo tipo di femminismo che rischia di non fare più gli interessi delle donne: «Sento che siamo avviati verso un nuovo femminismo estremamente aggressivo, che sta mutando profondamente per opera di specialisti della teoria del gender e del movimento lesbico radicale, scostandosi in modo netto dalle rivendicazioni femministe del primo periodo e avvicinandosi al puro delirio e alla sovversione. Trovo paradossale che in certi ambiti questa corrente rivendichi l’assenza totale di limiti a favore della donna. Lo dimostra il progetto di legge al quale è innestato l’emendamento sull’aborto (che sopprime la condizione della sofferenza della donna incinta per il ricorso all’aborto, ndr), che è un progetto di legge completamente liberticida, di rieducazione mentale. (…) Questo femminismo è passato dalla difesa delle donne a quello dell’omosessualità, promuovendo le nozze gay in nome dell’uguaglianza. Tanto che c’è chi sostiene che il seguito dell’uguaglianza è di permettere a due uomini di poter “fare” un bambino».


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Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius