Autore Topic: Anche Il Giornale riporta il bando d'oro e cita "L'ultima follia della Boldrini"  (Letto 728 volte)

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Offline Stendardo

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Fonte : http://www.ilgiornaleditalia.org/news/politica/848356/Il-sito-della-Camera--il.html



La moltiplicazione

19/08/2013 14:08

Sito della Camera, saldi al contrario: il costo aumenta del 50%

L'ultima volta il servizio era costato 800 mila euro, durante l'era Bertinotti







Intanto nascono crepe nel muro del silenzio: anche il Giornale riporta il bando d'oro e cita "L'ultima follia della Boldrini"


 
 
Il muro comincia a rompersi. Dopo essere rimasta faccenda per pochi blog, nonostante l’indignazione crescente sui social network, finalmente la stampa nazionale si è accorta della vicenda del bando per rinnovare il sito della Camera. Un giochino milionario, del quale Il Giornale d’Italia sta chiedendo da giorni ragione, senza ricevere risposta, dalla Presidente Laura Boldrini. Nell’articolo a firma di Francesco Cramer, il Giornale ripercorre la questione così come è stata posta all’attenzione dei lettori de Il Giornale d’Italia, soffermandosi sia sui costi stratosferici dell’operazione, sia sul muro di silenzio con il quale l’indignazione generale è stata accolta dal Palazzo, e in particolare dalla Presidente Boldrini.
 
Non solo: a fondo articolo c’è anche un ulteriore particolare. Cramer ha infatti contattato Francesco Storace per avere notizie circa il precedente appalto, per verificare se comunque la Boldrini non avesse prodotto un risparmio, rispetto ad una precedente spesa  ipoteticamente superiore. . Ma il direttore de Il Giornale d’Italia ha dato una risposta lapidaria: «Ho controllato. L'ultimo contratto risaliva all'aprile 2008, fine mandato di Bertinotti. Costava solo, si fa per dire, 800mila euro l'anno».
 
Una pietra di paragone in più per moltiplicare, insieme alla spesa di fondi pubblici, anche l’inquietudine davanti a quello che va sempre più profilandosi come l’ennesimo scandalo della “casta”.
 Il muro comincia a rompersi. Dopo essere rimasta faccenda per pochi blog, nonostante l’indignazione crescente sui social network, finalmente la stampa nazionale si è accorta della vicenda del bando per rinnovare il sito della Camera. Un giochino milionario, del quale Il Giornale d’Italia sta chiedendo da giorni ragione, senza ricevere risposta, dalla Presidente Laura Boldrini. Nell’articolo a firma di Francesco Cramer, il Giornale ripercorre la questione così come è stata posta all’attenzione dei lettori de Il Giornale d’Italia, soffermandosi sia sui costi stratosferici dell’operazione, sia sul muro di silenzio con il quale l’indignazione generale è stata accolta dal Palazzo, e in particolare dalla Presidente Boldrini.
 Non solo: a fondo articolo c’è anche un ulteriore particolare. Cramer ha infatti contattato Francesco Storace per avere notizie circa il precedente appalto, per verificare se comunque la Boldrini non avesse prodotto un risparmio, rispetto ad una precedente spesa  ipoteticamente superiore. Ma il direttore de Il Giornale d’Italia ha dato una risposta lapidaria: «Ho controllato. L'ultimo contratto risaliva all'aprile 2008, fine mandato di Bertinotti. Costava solo, si fa per dire, 800mila euro l'anno». Contro il milione e duecentomila attuale: in tempi di spending review, così, da Bertinotti a Boldrini l'aumento di una spesa già spropositata è stato del 50%.
 
Una pietra di paragone in più per moltiplicare, insieme alla spesa di fondi pubblici, anche l’inquietudine davanti a quello che rischia sempre più di profilarsi come l’ennesimo scandalo della “casta”.

Robert Vignola
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline yamamax

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In genere una parte di soldi di questi appalti "rientra" con specifici magheggi nelle casse del partito che ha assegnato l' appalto stesso. La Boldrini forse si è portata avanti con il lavoro, se salta il finanziamento pubblico e rimborsi elettorali questo sarà il metodo unico per continuare a succhiare soldi ai contribuenti e rimettere in moto la macchina mangiasoldi dei politici. Questi farabutti ci proveranno fino all' ultimo.