Autore Topic: SOS padri "femminilizzati"  (Letto 1842 volte)

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Alberto86

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SOS padri "femminilizzati"
« il: Settembre 05, 2013, 11:35:10 am »
Che ne pensate?



Sempre più frequentemente programmi televisivi, rubriche di quotidiani e settimanali, conversazioni sui social network, hanno come argomento la genitorialità. “Non riesco più a capire mio figlio…”; “Non sono capace di farmi ascoltare…”; “I miei figli sono ingestibili…”, sono quesiti comuni. Non solo sui mezzi di comunicazione ma anche nella pratica clinica concreta. I consulti richiesti al servizio pubblico e privato, in modo ormai massiccio, ruotano intorno le difficoltà genitoriali. Anche illustri colleghi (Charmet, 2007; Recalcati, 2013) hanno scritto libri divulgativi di successo sull’argomento.
Dunque è proprio vero che le coppie italiane non sanno più essere genitori?
Forse il discorso è più complesso di così ma credo che le difficoltà sperimentate con i figli siano legate dalla crisi di uno dei due pilastri della genitorialità, il padre. Non mi fraintendete, non è facile fare il genitore e non è utile neanche che un genitore sia “perfetto” (cosa impossibile del resto ma gli sforzi per raggiungere la perfezione finiscono spesso per danneggiare i figli), tuttavia i cambiamenti culturali degli ultimi 30 anni hanno finito con il travolgere il vecchio ruolo del padre, lasciando una situazione “ambigua”. Vediamo di spiegare meglio.
Dopo i movimenti rivoluzionari degli anni ’70 il modello del padre “autoritario” è entrato lentamente in crisi. Il vecchio padre aveva come punto di riferimento il proprio genitore ed il suo compito educativo era quello di trasmettere i valori della propria famiglia e della sua epoca. Si trattava di un padre autorevole, custode delle tradizioni, esportatore di norme e regole “universali” che avrebbero funzionato da cinghia di trasmissione tra lui ed i figli.
Coloro che si sono trovati a svolgere questa funzione in epoca più recente (negli ultimi venti o trenta anni), non hanno più avuto (soprattutto voluto) i propri genitori come modelli di riferimento. Il “padre padrone” è stato culturalmente spazzato via (forse non ovunque, questo è vero) ed i nuovi padri sono stati addestrati all’esercizio della loro funzione genitoriale dalle proprie compagne e dai propri figli. La mission del padre è cambiata: non si hanno più i propri genitori come modelli ma si cerca, per essere “buoni papà”, di capire che cosa vogliono i figli.
Il nuovo padre è divenuto perciò un padre affettivo, femminilizzato. Da signore della guerra ed erogatore di regole inappellabili si è trasformato in un donatore di senso per gli stati confusi del figlio, in una presenza empatica che esprime vicinanza affettiva ed emotiva. Funzione storicamente e culturalmente femminile, materna. L’obiettivo (forse utopico) del padre delle nuove generazioni è quello di difensore dei diritti del figlio e delle sue qualità; qualità che devono emergere, svilupparsi ad ogni costo; anche al costo di infrangere le gerarchie familiari, in quanto sono i figli con i loro molti diritti e pochi doveri ad insegnare e guidare la vita familiare. Sempre più spesso osserviamo genitori che si scagliano contro le istituzioni (la scuola –che ha le sue responsabilità intendiamoci- in particolare) per difendere il privilegio del figlio di essere se stesso, in barba alle regole del vivere comune.
Non voglio dire che “si stava meglio quando si stava peggio”, che “era meglio prima” ma che, forse, il padre dovrebbe recuperare il suo aspetto normativo, di guida “interna e reale”, per permettere ai figli di non smarrirsi sulla strada dello sviluppo.

http://www.medicitalia.it/francesco.mori/news/3754/SOS-tata-e-i-padri-femminilizzati

Online Massimo

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Re:SOS padri "femminilizzati"
« Risposta #1 il: Settembre 05, 2013, 12:15:38 pm »
Penso che abbiano scoperto l'acqua calda...anzi l'acqua cattiva. In futuro diranno certamente che
il femminismo ha creato solo danni alla società. Ma qui purtroppo ci vorrà più tempo. E parecchio.

Offline controcorrente

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Re:SOS padri "femminilizzati"
« Risposta #2 il: Settembre 05, 2013, 18:28:34 pm »
Certo ai miei tempi, quand'ero bambino tutto era diverso. Il padre era più autoritario d'accordo, ma il padre era il padre, la madre faceva la madre (che fantasia vero? :))
Va bè d'accordo che non esistevano cellulari e pc, ma tanti anni fa nessuno si sarebbe sognato che il padre spingesse la carrozzina e la madre a fare la vip col cellulare in mano. La famiglia tipo di 30-40 anni fa prevedeva i genitori a spasso con i figli, la madre spingeva la carrozzina ed era amorevole coi figli (cioè materna), il padre era presente, collaborava ed era una sorta di "guardia" del nucleo familiare, il perno a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà, colui che ispirava sicurezza e solidità.
Faccio un esempio banale: tantissimi uomini negli anni '70, avevano barba e baffi, ma a parte questo avevano lineamenti molto più marcati, tanto da sembrare parecchio più anziani. Uomini di 30-35 anni sembrava avessero minimo 50 anni e nessuno si stupiva perchè gli uomini erano cosi, mode a parte. Mentre le donne erano più femminili, con uno sguardo e un modo di fare molto più dolce e umile, nulla a che vedere con i GREMLINS del 2013.
Invece oggi uomini sui 30-35 anni hanno lineamenti  e modi di fare adolescenziali, da eterni bambinoni. Me ne accorgo guardando le foto dell'epoca, ma anche film e filmati di repertorio.
Poche domeniche fa durante la messa mi è capitato di osservare una giovane coppia sui 30 anni, con un figlio di 2-3. A parte che il bambino era capriccioso e maleducato, ma quando si allontanava e correva, con mio grande stupore, si è alzato il padre, lo ha rimesso nel passeggino coccolandolo e baciandolo. Da un momento all'altro mi aspettavo che gli cambiasse il pannolino, tanto aveva un modo di fare da "MAMMO"! La madre imperterrita, non ha mosso dito, come se la cosa non la riguardasse.
Intendiamoci, è anche bello vedere un padre tanto premuroso, ma ripeto, quel giovane "padre" non dico che fosse gay, però mi ha fatto una stranissima impressione, tanto era femminilizzato nelle mosse.
Anche la madre mi ha fatto una brutta impressione, per la sua totale indifferenza. Sembrava dar tutto per scontato, che soltanto il marito dovesse muoversi.... boh!
CHE BRUTTA FINE HA FATTO IL MONDO POVERI NOI! :doh: E QUESTO E' NIENTE, COSA CI RISERVERA' IL FUTURO! :ohmy:
« Ultima modifica: Settembre 05, 2013, 18:44:26 pm da controcorrente »

Offline ilmarmocchio

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Re:SOS padri "femminilizzati"
« Risposta #3 il: Settembre 05, 2013, 18:50:10 pm »
Certo ai miei tempi, quand'ero bambino tutto era diverso. Il padre era più autoritario d'accordo, ma il padre era il padre, la madre faceva la madre (che fantasia vero? :))
Va bè d'accordo che non esistevano cellulari e pc, ma tanti anni fa nessuno si sarebbe sognato che il padre spingesse la carrozzina e la madre a fare la vip col cellulare in mano. La famiglia tipo di 30-40 anni fa prevedeva i genitori a spasso con i figli, la madre spingeva la carrozzina ed era amorevole coi figli (cioè materna), il padre era presente, collaborava ed era una sorta di "guardia" del nucleo familiare, il perno a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà, colui che ispirava sicurezza e solidità.
Faccio un esempio banale: tantissimi uomini negli anni '70, avevano barba e baffi, ma a parte questo avevano lineamenti molto più marcati, tanto da sembrare parecchio più anziani. Uomini di 30-35 anni sembrava avessero minimo 50 anni e nessuno si stupiva perchè gli uomini erano cosi, mode a parte. Mentre le donne erano più femminili, con uno sguardo e un modo di fare molto più dolce e umile, nulla a che vedere con i GREMLINS del 2013.
Invece oggi uomini sui 30-35 anni hanno lineamenti  e modi di fare adolescenziali, da eterni bambinoni. Me ne accorgo guardando le foto dell'epoca, ma anche film e filmati di repertorio.
Poche domeniche fa durante la messa mi è capitato di osservare una giovane coppia sui 30 anni, con un figlio di 2-3. A parte che il bambino era capriccioso e maleducato, ma quando si allontanava e correva, con mio grande stupore, si è alzato il padre, lo ha rimesso nel passeggino coccolandolo e baciandolo. Da un momento all'altro mi aspettavo che gli cambiasse il pannolino, tanto aveva un modo di fare da "MAMMO"! La madre imperterrita, non ha mosso dito, come se la cosa non la riguardasse.
Intendiamoci, è anche bello vedere un padre tanto premuroso, ma ripeto, quel giovane "padre" non dico che fosse gay, però mi ha fatto una stranissima impressione, tanto era femminilizzato nelle mosse.
Anche la madre mi ha fatto una brutta impressione, per la sua totale indifferenza. Sembrava dar tutto per scontato, che soltanto il marito dovesse muoversi.... boh!
CHE BRUTTA FINE HA FATTO IL MONDO POVERI NOI! :doh: E QUESTO E' NIENTE, COSA CI RISERVERA' IL FUTURO! :ohmy:

in effetti, provo le stesse sensazioni. I cambiamenti sono quelli descritti e, come è ormai, chiaro, voluti e provocati, almeno in parte

Offline Lucia

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Re:SOS padri "femminilizzati"
« Risposta #4 il: Settembre 05, 2013, 19:05:42 pm »
almeno loro sono padri,
poi l'albero si conosce dopo i frutti, quando i loro figli arrivano alla maggior età,
allora si potrà dire se sono stati padri buoni o non.
Chi non è genitore che ne sa di tutto questo!
Si sa che chi non ha figli ha sempre poca pazienza con i bambini

Offline dimitri

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Re:SOS padri "femminilizzati"
« Risposta #5 il: Settembre 05, 2013, 19:22:21 pm »
Citazione
ma che, forse, il padre dovrebbe recuperare il suo aspetto normativo, di guida “interna e reale”, per permettere ai figli di non smarrirsi sulla strada dello sviluppo.


Da bambino ero un pargolo a dir poco "vivace", ma quando c'era mio padre non c'era alcun bisogno che si alzasse dalla sedia: bastava uno sguardo e mi immobilizzavo all'istante, altrimenti erano "mazzate"!! (all'epoca nessuno si sarebbe sognato di denunciarlo).

Risultato: è venuto sù un capolavoro di figlio..  :D.. Quindi, nella modestia dimostrata, per esperienza personale non posso che confermare gli assunti dell'autore dell'articolo. :cool:
Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza.