(a) uccisione di membri del gruppo;
Le nuove leggi introducono la teoria secondo la quale l'uccisione di un uomo è meno grave di quella di una donna.
(b) lesioni gravi all'integrità fisica o mentale di membri del gruppo;
Il continuo riferimento all'inferiorità maschile da parte dell'intellighentsia e la sedimentazione di questa idea nella cultura popolare, sono una lesione grave all'integrità fisica e mentale degli uomini, soprattutto dei ragazzi.
(c) il fatto di sottoporre deliberatamente il gruppo a condizioni di vita intese a provocare la sua distruzione fisica, totale o parziale;
I suicidi colpiscono il larga parte individui di sesso maschile. La non volontà da parte delle classi dirigenti di identificare questo fenomeno per quello che è, quindi per un fenomeno che è fortemente caratterizzato al maschile, è segno si una volontà (connivenza per inazione) a *sottopone deliberatamente* il gruppo maschile a condizioni di vita intese a provocare la sua distruzione fisica, totale o parziale.
(d) misure miranti a impedire nascite all'interno del gruppo;
Non ne parliamo nemmeno. La definizione di genocidio non considera i gruppi sociali sessuali, e la dualità sessuale ha una funzione riproduttiva. Esistono da molti anni spinte di ispirazione ginarchica che vogliono farsi politica, esistono libri che teorizzano la riduzione della popolazione maschile al 10% di quella attuale. Le classi dirigenti sono conniventi e non denunciano questo movimento culturale.
(e) trasferimento forzato di fanciulli da un gruppo ad un altro.
Circa il 90% degli affidamenti di figli sono alla madre.