Autore Topic: Congovillaggio dei Kyenge prega per CalderoliSia liberato dallo spirito malvagio  (Letto 768 volte)

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Offline Stendardo

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Fonte : http://www.corriere.it/politica/13_settembre_24/villaggio-kyenge-prega-per-calderoli-video-settimanale-oggi_c475f55c-2537-11e3-bae9-00d7f9d1dc68.shtml

Congo, villaggio dei Kyenge prega per Calderoli«Sia liberato dallo spirito malvagio»
 



DOPO LE PAROLE RAZZISTE CONTRO LA TITOLARE DELL'INTEGRAZIONE
 
Congo, villaggio dei Kyenge prega per Calderoli
«Sia liberato dallo spirito malvagio»
 
La foto del leghista che paragonò la ministra a un orango finisce al centro di una preghiera nel suo villaggio di origine
 






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Cravatta d'ordinanza verde-Lega (un po' storta e disordinata per la verità), giacca serissima, sfondo neutro e un'espressione severa, quasi imbronciata. Quando Roberto Calderoli, attuale responsabile organizzativo della Lega Nord, si è messo in posa per questa foto ufficiale di certo non immaginava che un giorno quello stesso scatto sarebbe finito al centro di una preghiera collettiva in un villaggio del Katanga, nel cuore di quell'Africa che lui spesso ha mostrato di non amare particolarmente. Una preghiera con l'obiettivo di aiutarlo a liberarsi dallo spirito crudele che abita in lui. Il nome del villaggio racconta da solo già molto di questa storia: Kyenge. Esattamente come il cognome della ministra dell'Integrazione Cécile. È infatti proprio qui, nel sud della Repubblica democratica del Congo, che la famiglia della nostra politica del Pd ha avuto origine. Ed è qui che il settimanale «Oggi» è andato a trovare con le telecamere il padre della ministra, Clement detto Kikongo (cioè «Chioccia»), capo tradizionale della comunità. Il video pubblicato sul sito del settimanale mostra la preghiera collettiva per l'anima di Calderoli, davanti a una folla di bambinetti attenti.
 


Guarda il video


«SIGNORE, LIBERALO DALLA MALVAGITA'» - Il signor Kyenge è in abiti tradizionali e guida una cerimonia scandita dal ritmo dei tamburi. Poi cala il silenzio e arriva una santona con in mano la foto del leghista che poco più di due mesi fa ha paragonato la ministra Kyenge a un orango. È a questo punto che il pastore Eustache Youmba declama la sua supplica. «Signore - dice - nella tua misericordia ci hai detto di pregare per chi ci perseguita, per chi ci ingiuria e per chi ci maltratta. Non siamo contro Calderoli, il fratello che ha insultato la nostra Kashetu (nome originario della Kyenge, ndr), ma contro lo spirito che lo ha spinto a ingiuriare. Tu che puoi punire o perdonare, libera questo tuo figlio dalla malvagità dello spirito. Fai che riconosca il suo peccato e che porti il suo pentimento davanti a Cécile».

CALDEROLI FRA I TERMITAI - Dopo la preghiera, racconta ancora il servizio di «Oggi», alcuni iniziati portano la foto del vicepresidente del Senato ed ex ministro della Semplificazione davanti all’altare degli antenati e chiedono il loro intervento perché colui che ha insultato si liberi dallo spirito cattivo che gli ha fatto proferire quelle parole malvage. Alla fine la foto di Calderoli viene messa tra otto termitai, simbolo degli antenati che vigilano sul villaggio.

L'INVITO IN KATANGA -Su «Oggi» in edicola domani c'è anche una lunga intervista al padre della ministra Kyenge. «Possono lanciare tutte le banane che vogliono - dice il signor Clement riferendosi al brutto episodio accaduto a luglio alla festa del Pd di Cervia - ma Cécile è italiana. L’Italia le ha dato la possibilità di studiare, di farsi una famiglia e una carriera. È il suo Paese. Ascolterà tutto e tutti, insulti compresi. Ma non mollerà e un passo alla volta arriverà dove vuole. Quando mi ha chiamato per sapere come comportarsi davanti agli insulti di Calderoli le ho risposto con un proverbio africano: “Il cane abbaia, la carovana passa”». Kyenge padre nega infine di nutrire sentimenti di rivalsa nei confronti di Calderoli: «Gli italiani sono stati i primi ad arrivare in Katanga. Hanno fatto fortuna, hanno sposato le nostre donne, si sono integrati. Se Calderoli vuole venire qui accoglieremo anche lui a braccia aperte, come un fratello. L’importante è parlarsi. Attraverso il dialogo i problemi si svuotano». Chissà se il promotore del «maiale-day» e della maglietta anti-Islam (che gli costò le dimissioni dal ministero per le Riforme istituzionali nel 2006) accetterà mai.
 
24 settembre 2013 | 20:03








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Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline GIUSTIZIALISTA

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Re:Congovillaggio dei Kyenge prega per CalderoliSia liberato dallo spirito malvagio
« Risposta #1 il: Settembre 25, 2013, 15:47:47 pm »
Ma una bella macumba (i nomi glieli fornisco io) no?
Sic transit gloria mundi.