Autore Topic: Evaporare a Tokyo,storie di uomini invisibili  (Letto 3569 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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Evaporare a Tokyo,storie di uomini invisibili
« il: Febbraio 09, 2010, 22:24:22 pm »
Evaporare a Tokyo: storie di uomini invisibili
 
Ne avevo sentito parlare, ma non credevo fosse un fenomeno di tale complessità, di tali numeri, da essere preoccupante.
La cosa più sconcertante è che le istituzioni giapponesi - governo, famiglia, società - accettano queste fughe senza fiatare.
Qualche tempo fa, avevo riportato un articolo di JapanToday sul numero in aumento di suicidi. Ebbene: gli evaporati sono un po' come dei morti viventi.
Si chiamano johatsu e sono degli uomini e delle famiglie che, costrette dai debiti o da una vita per loro insopportabile, che scompaiono per farsi una nuova vita altrove. Inaspettatamente, è davvero facile, visto che c'è chi può aiutarvi a gestire il "trasloco". Questa non è solo una metafora, ma è anche l'attività di copertura che questi "evaporatori" gestiscono allo scoperto.
Ma come si fa? Be', vi racconto la storia di Kazufumi Okuiniya. Impiegato modello, broker, dopo una mossa azzardata manda in perdita il suo cliente. La vergogna è così grande che un giorno prende come tutte le mattina il treno per recarsi a lavoro, ma lo prende nella direzione opposta. Non è mai tornato a casa.
E' questo il dato più terribile: la maggior parte degli evaporati non tornano più a casa, non chiamano più, muoiono per i loro familiari. Molti di questi cercano i propri cari; altri capiscono e lasciano stare.
Gli evaporati esistono dall'epoca feudale; tuttavia, dopo la bolla economica - fenomeno avvenuto all'inizio degli anni '90: l'economia del Giappone, dopo decenni di crescita, ha subito una grossissima crisi che ha colpito tutta la popolazione - il loro numero è aumentato. Luoghi privilegiati le terme (onsen) di Atami e il quartiere di Sanya, a Tokyo. Gli evaporati cercano di rifarsi una vita: senza più documenti (per lo stato sono scomparsi), però, non hanno più diritti. Nemmeno i loro figli.
Allora si arrangiano a fare i tutto-fare, anche presso gli alberghi. Oppure aprono una ditta di un qualche tipo. Ma la vita è molto dura, perché occorre troncare col passato.
Un regista ha pure creato una serie (una docu-fiction un po' comica) su di loro. E questo ha provocato molto scandalo: parlare degli evaporato e delle loro fughe (yonige) è tabù. Giustamente: se qualcuno scappa, non vuole che si parli di lui.
In ogni caso è difficile rifarsi una vita. Molti si dedicano all'alcool, vivono in luoghi miserabili, muoio da soli. Sanya stesso è un quartiere fatto dal 50% di evaporati: è un luogo di derelitti e poveri disgraziati.
E' difficile riprendere in mano la vita dopo una batosta. I giapponese non lo sanno fare. Così o si uccidono o scappano.
Ma non mi piace parlare di "fuga", in questo caso: ci sono sempre situazioni in cui non sappiamo come reagire. Allora, se la Yakuza ci chiede soldi, se il nostro superiore addossa su di noi tutta la colpa... Che possiamo fare?
Non lo so.


da http://satsuma-han.blogspot.com/2009/10/evaporare-tokyo-storie-di-uomini.html
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Tullio

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Re: Evaporare a Tokyo,storie di uomini invisibili
« Risposta #1 il: Febbraio 10, 2010, 11:52:47 am »
I giapponesi hanno sempre subito il fascino del tutto per tutto.
E poi alla fine sono disposti a pagarne il prezzo fino in fondo.
Sembra appartenere alla loro cultura ed alla visione che hanno delle cose.

Anche se e' comprensibile, in effetti e' anche una forma di vigliaccheria e non e' nemmeno molto intelligente.

Durante la seconda guerra mondiale ad esempio erano famosi i Kamikaze giapponesi.

Che si immolavano per la causa, pensando di impressionare gli avversari e di poter vincere in questo modo la guerra.

Niente di piu' sbagliato.

Anzi i kamikaze, a fronte degli scarsi risultati sul piano bellico, rappresentavano una enorme fonte di perdita di uomini e mezzi da parte dell'aviazione giapponese.

Praticamente era come se si autoeliminassero da soli, senza colpo ferire o quasi per gli americani che se ne stavano li a guardarli mentre si tuffavano, sbagliando spesso obbiettivo, in mare, con animo grato.

Per questo, va bene l'orgoglio, ma se uno ci pensa un po' e' da fessi.

omissis

Offline Animus

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Re: Evaporare a Tokyo,storie di uomini invisibili
« Risposta #2 il: Febbraio 10, 2010, 13:45:04 pm »
Anche se e' comprensibile, in effetti e' anche una forma di vigliaccheria e non e' nemmeno molto intelligente.
Durante la seconda guerra mondiale ad esempio erano famosi i Kamikaze giapponesi.

Che si immolavano per la causa, pensando di impressionare gli avversari e di poter vincere in questo modo la guerra.

Niente di piu' sbagliato.

Anzi i kamikaze, a fronte degli scarsi risultati sul piano bellico, rappresentavano una enorme fonte di perdita di uomini e mezzi da parte dell'aviazione giapponese.

Praticamente era come se si autoeliminassero da soli......


Probabilmente, anche un vegetale avrebbe potuto fare un'analisi piu' realistica di questa.
Il peso della bomba atomica nel conflitto Giappone/USA?
Inutile prenderla in considerazione perche' e' stata del tutto ininfluente. :hmm: :cry: :doh:



Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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e-manuel

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Re: Evaporare a Tokyo,storie di uomini invisibili
« Risposta #3 il: Febbraio 10, 2010, 19:02:03 pm »
Sì ma, attenendosi a quello che Tullio scrive, non si evince che il Giappone abbia perso la guerra a causa del modus operandi dei kamikaze, ma tutt' al più che avrebbe comportato perdite inutili e quindi si può presumere che sia stato un fattore (sebbene ovviamente poca cosa rispetto agli episodi di Hiroshima e Nagasaki)

Offline Animus

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Re: Evaporare a Tokyo,storie di uomini invisibili
« Risposta #4 il: Febbraio 11, 2010, 08:45:53 am »
Sì ma, attenendosi a quello che Tullio scrive, non si evince che il Giappone abbia perso la guerra a causa del modus operandi dei kamikaze, ma tutt' al più che avrebbe comportato perdite inutili e quindi si può presumere che sia stato un fattore (sebbene ovviamente poca cosa rispetto agli episodi di Hiroshima e Nagasaki)

E come se io spiegassi i termini di un confronto dicendo che uno con i nun chuck , li ruotava "pensando di impressionare l'avversario", mentre non faceva altro che rendersi vulnerabile ai suoi attacchi, e non evinco che l'avversario.....si era messo dentro un carro armato. :doh:

Cosa sarebbe cambiato se non li avesse fatti ruotare?

La realta' invece, oltre al fatto che a porre termine agli attacchi dei kamikaze , e al loro successo, su proprio solo la bomba atomica, e' che questo tipo di strategia, provoco da solo l'80% delle perdite subite dagli USA. (Secondo fonti americane:" 2.800 attaccanti kamikaze affondarono 34 navi della marina, ne danneggiarono altre 368, uccisero 4.900 marinai e ne ferirono oltre 4.800.")

Da qui, a dire che "pensanvano di impressionare gli avversari ...(ed)...  era come se si autoeliminassero da soli", capisci bene cosa significa. :hmm:
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Offline Tullio

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Re: Evaporare a Tokyo,storie di uomini invisibili
« Risposta #5 il: Febbraio 11, 2010, 18:44:11 pm »
infatti si tratta dei soliti attacchi gratuiti a sproposito di animus

La bomba e l'esito della guerra non centrava una cippa con cio che ho detto.

mi sembrava di non aver detto cappellate infatti, chi fosse interessato ad una valutazione finale sul fenomeno kamikaze giapponesi nella seconda guerra mondiale puo leggere su cronologia.it

http://cronologia.leonardo.it/biogra2/kamikaze.htm

che riassumo in breve qui:

ININFLUENTE agli esiti della guerra.

La cappellata come al solito nel suo volersi pavoneggiare, ha finito per dirla animus.

Assurdo ritenere che la guerra la stavano vincendo i giapponesi grazie ai kamikaze che sono a detta di tutti gli esperti un fenomeno del tutto marginale agli esiti della guerra, pur se impressionante dal punto di vista umano.



« Ultima modifica: Febbraio 12, 2010, 08:46:21 am da Tullio »
omissis

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Re: Evaporare a Tokyo,storie di uomini invisibili
« Risposta #6 il: Febbraio 12, 2010, 13:46:40 pm »
Sei riuscito a trovare uno che da una spiegazione ancora piu' patetica di quella che hai dato te.
Niente da dire....se non si e' portati  per "certe cose"...non ci si riesce. :doh:
 

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Offline Tullio

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Re: Evaporare a Tokyo,storie di uomini invisibili
« Risposta #7 il: Febbraio 12, 2010, 15:31:09 pm »
animus a furia di darti tutte quelle schiaffate sulla capoccia il tuo cervelletto ne potrebbe risentire.

« Ultima modifica: Febbraio 12, 2010, 15:56:06 pm da Tullio »
omissis