Autore Topic: Prof.Mario Palamaro : I protagonisti dell'aborto . Il padre .  (Letto 722 volte)

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Offline Stendardo

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La legge 194 ha abrogato de iure et de facto la figura del padre . Il padre non esiste , è un elemento accessorio dell'arredamento , un soprammobile che può essere chiamato in causa se , e solo se , la donna , unica sovrana della gravidanza , deciderà di informarlo e di chiedere il suo parere . Quindi , la legge chiarisce subito e senza giri di parole che il padre non ha alcun diritto né alcuna facoltà in merito alla scelta abortiva . In fondo , la legge 194 è sciaguratamente coerente con quell'ampio movimento culturale che nel Novecento ha lavorato alacremente per abolire il padre e ciò che esso rappresenta . Ricordiamo che il padre è , da un punto di vista psicanalitico , ma non solo , colui che pone la norma . E' il custode della legge . Se si voleva legalizzare l'aborto , e sottoporlo alla dittatura della donna , bisognava togliere di mezzo il maschio . Cosa puntualmente avvenuta .
La crisi del padre è fenomeno ampiamente indagato negli ultimi anni . Basta osservare la realtà , guardare le coppie di oggi e le loro famiglie per accorgersi che qualcosa si è rotto . Che la "morte del padre" provocata dal movimento distruttivo del Sassantotto ha lasciato sul terreno morte e distruzione , sotto forma di sfascio educativo , di eliminazione del principio di autorità , di smarrimento di un modello paterno ; di rimozione di quello stile d'azione sanamente virile che possa informare i gesti e le decisioni del padre , e renderlo credibile agli occhi dei figli e della moglie .
Questo disastro , provocato in buona parte dal femminismo e dai suoi alleati , ha prodotto effetti evidenti anche nella vicenda dell'aborto . Nella quale il padre contemporaneo , qualunque cosa faccia , esce sempre male . Possiamo immaginare fonamentalmente tre atteggiamenti estremi , all'interno dei quali potete poi collocare una serie infinita di sfumature digradanti :
a. il padre menefreghista ;
b. il padre abortista ;
c. il padre antiabortista .

a.Il padre menefreghista
Informato della gravidanza della donna , questo tipo umano non mostra alcun interesse per l'evento imprevisto . Non dice alla donna di abortire , ma non le dice nemmeno di tenersi il figlio . Per lui fa lo stesso . Anzi : se la donna non gli dice niente , come prevede la legge 194 , meglio ancora . Tendenzialmente , appena scoperto che la donna aspetta un figlio suo , questo genere di padre tende a dileguarsi e a sottrarsi a qualsiasi reponsabilità . La donna con figlio in arrivo perde di norma qualsiasi interesse ai suoi occhi , e lo spinge a carcare una nuova partner , più attenta della precedente a evitare certi incidenti .
Questo genere di uomo suscita unanime riprovazione nel consesso sociale , e a lui viene addebitata la vera responsabilità dell'aborto . Peccato , però , che il suo stile di comportamento sia in fondo perfettamente conforme al modello di stampo individualistico che tutti o quasi predicano e praticano . Infatti , l'uomo contemporaneo , e anche la donna , è improntato a un semplicissimo codice morale non scritto :
- fai quello che ti senti ;
- agisci in base al tuo istinto ;
- non ti legare agli altri e non pretendere che gli altri siano legati a te ;
- vivi e lascia vivere ;
- non rovinarti la vita sacrificandoti per gli altri .
Questo meraviglioso "decalogo senza il Signore" non può che produrre indifferenza e fuga di fronte a una gravidanza indesiderata . Il femminismo , che sapeva tutto questo e che non intendeva contrastare questo edonismo sadico - borghese , ha pensato bene di offrire alla donna la risposta eguale e contraria all'egoismo maschile . E questa risposta si chiama aborto di Stato , sotto forma di legge 194 .
b. Il padre abortista
E' un uomo che , quando viene a sapere del fattaccio , cerca in tutti i modi di convincere la donna che deve sbarazzarsi del terzo incomodo . Non ha intenzione di dileguarsi e anzi promette alla donna che , se abortirà , la loro storia potrà continuare più e meglio di prima . E' molto "amorevole" nell'accompagnare la donna al consultorio o dal medico per ottenere il certificato liberatorio ex legge 194 , e ritiene che dimostrerà tutto il suo amore stando vicino alla donna in questo difficile frangente , e sostenendola di fronte all'eventuale tentativo di terzi di dissuaderla dal suo sanissimo proposito .
Il giudizio della collettività nei confronti di questo tipo umano è tendenzialmente negativo : infatti , spessissimo la donna si pente di aver abortito , e attribuisce la sofferenza per questo rimorso all'uomo che non ha fatto nulla per dissuaderla . Spesso , dopo l'aborto , specialmente nei casi di fidanzati o conviventi , il rapporto affettivo viene drammaticamente compromesso e non di rado interrotto .
c. Il padre antiabortista
Questo genere di padre , anche quando la gravidanza è imprevista o fuori dal matrimonio , non pensa nemmeno per un istante che la soluzione possa consistere nell'aborto . Per questo motivo , se scopre che la donna sta tentando di nascondergli la cosa , non la prende bene , e cerca in tutti i modi di intrimettersi nella procedura abortiva e di dissuadere la donna che ama dal suo insano proposito .
Nell'ambito del padre antiabortista si distinguono uomini che disapprovano la donna che vuole abortire , che provano a dissuaderla , che pregano , ma che poi si arrendono nel silenzio a questa ineluttabile sciagura . E altri uomini che invece fanno chiassate , chiamano i giornali , vanno a presidiare l'ospedale dove la donna vorrebbe abortire . Sia un caso che nell'altro questo genere di padri è riprovato dagli editorialisti e dagli opinion leader , perché rappresentano personaggio fuori dalla storia che pretenderebbero di obbligare la donna a tenersi un figlio che non vuole . Sono peraltro figure fuori dalla legge , visto che per la 194 non conta nulla .
Insomma : qualunque cosa faccia , il padre è colpevole . Colpevole se si disinteressa ; colpevole se asseconda la donna che vuole abortire ; colpevole se contrasta la volontà della donna , tentando di salvare il figlio dall'aborto .

Prof.Mario Palamaro laureato in Giurisprudenza , filosofo del diritto , docente presso la Facoltà di Bioetica dell'Università Pontificia Ragina Apostolorum di Roma e presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Europea di Roma . E' presidente nazionale del Comitato Verità e Vita . Giornalista pubblicista , è una delle firme della rivista Il Timone ed è editorialista de Il Giornale e de il Cittadino di Monza . Dai microfoni di Radio Maria conduce da anni la rubrica "Incontri con la Bioetica" .
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius