Abraxas io penso che nessuno si debba vergognare delle proprie origini, ci mancherebbe. E mantenere la propria identità culturale all'estero è normalissimo. Mi stupisce chi non lo fa.
Personalmente - e lo dico per esperienza - ho sempre reputato una ricchezza soggiornare in un paese diverso, ma penso che in Italia questa ricchezza sia forse più accentuata che altrove.
Lo vedo con mio marito che, da straniero, lavora qui e non è mai incorso in episodi di razzismo, al contrario di quello che accadeva a me all'estero.
E poi forse io sono di parte. Il mio lavoro consiste principalmente nel trasmettere il patrimonio artistico e culturale della mia regione e non faccio altro che sfatare pregiudizi ed inculcare alla gente (italiani inclusi) ad apprezzare ciò che abbiamo.
L'ultima è proprio di questa settimana in cui ho avuto un gruppo di italiani (e non giovani studenti) che non aveva la più pallida idea del Risorgimento e quando ho fatto notare che personaggi come Mazzini, Mameli, Novaro, Ruffini fossero nati a Genova mi hanno guardato come se stessi recitando l'inno di Italia al contrario.