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http://www.cattoliciliberi.it/femminismo_67.htmlCome in un' incarnazione del mito satanista Lilith, il femminismo si fa spazio.
Il femminismo è stravolgimento dell’ordine divino, ed è nella sua manifestazione mediatica ed individuale copertura delle parole della Scrittura e di concetti teologici, in nome di un egualitarismo di ruoli familiari , erroneamente confuso con la pari dignità.
Una dinamica invasiva femminista erede di una visione sessantottina, ha silenziato tutte le voci fuori dal coro progressista, per imporre nelle menti di molti intellettuali e non, i canoni di una nuova prospettiva anticristiana del mondo ed in particolare nei rapporti familiari.
Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo
L'uomo come bene dice poi San Paolo deve amare la propria moglie ed è in questa prospettiva che si deve realizzare l’autorità del marito ( e non in un'altra visione.)
2 lettera agli Efesini
La sottomissione nell' amore, della donna nella famiglia (e nell’uomo in altri contesti extrafamiliari ) non indica un’inferiorità del sottomesso, ma solo un percorso di santità che si ritrova nelle beatitudini e di cui Gesù si fa precursore e modello.
«Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso.
Luca 2
La donna non diviene grande nel femminismo mondano , ma diviene santa in Dio ad imitazione di Maria SS che è Regina in forza dell’umilta'’.
Nel femminismo sessantottino si ripropone invece in maniera collettiva la tentazione del serpente che aizza Eva contro Dio, quello che satana fa ai tempi moderni , la fa però ad un immenso pubblico femminile in forza di trasmissioni televisive, spot e riviste.
L ’umiltà strada per la santità, non è propria del femminismo,quest'ultimo di fatto altro non è che manifestazione ideologica di una donna antitesi di quella che si ritrova nel progetto divino.
E questo perchè nel femminismo vi è l’ esaltazione diabolica delle trasgressione dei precetti di Dio, in particolare nella violazione della sacralità della vita ( aborto),
nell' emancipazione sessuale (violazione 6 comandamento), nel pudore (violazione 9 comandamento ) e si ritrova nella femminista il desiderio di realizzare, attraverso pressioni alla società , quasi un' ’inversione satanica, studiata nella sua essenza, della frase di Paolo e così sembra nella logica femminista che la frase divenga questa:
La moglie non ami e distrugga l'ordine divino sottomettendo il marito.
Sembra impossibile nel contesto mediatico di questi tempi che siano esistite mogli come Santa Rita o Santa Brigida o donne dello spessore di Santa Teresina che conquistava a Dio le anime solo in forza della dolcezza del suo volto.
Così vi è in questa generazione un diffuso femminismo arrogante nel suo vittimismo che in virtù di una continua proiezione al vasto pubblico dell'immagine un ' uomo pericoloso in sè stesso, cerca un 'annientamento delle figure cristianamente intesa di marito o padre..
La Bibbia insegna che se l’uomo è immagine di satana nella violenza (Caino) , la donna lo è nella seduzione (Salomè), ma fuori da ogni possibile previsione anche gli uomini divengono forti seduttori e le donne violente a volte sin da piccole come nei dilaganti casi di bullismo femminile adolescenziale.
Di fatto una violenza femminista di ricatto tiene in scacco, a tempo indeterninato, l'ordine da Dio costituito, nell'attesa che il mondo cristiano riprenda quelle semplici verità già ampiamente enunciate nelle encicliche:
CASTI CONNUBII PIO XI:
Se l’'uomo infatti è il capo, la donna è il cuore; e come l’'uno tiene il primato del governo, così l’'altra può e deve attribuirsi come suo proprio il primato dell’amore.
Quanto poi al grado ed al modo di questa soggezione della moglie al marito, essa può essere diversa secondo la varietà delle persone, dei luoghi e dei tempi; anzi, se l’'uomo viene meno al suo dovere, appartiene alla moglie supplirvi nella direzione della famiglia. Ma in nessun tempo e luogo è lecito sovvertire o ledere la struttura essenziale della famiglia stessa e la sua legge da Dio fermamente stabilita.
Anche senza essere cristiani ci si domanda come il mondo non credente non provi disgusto per il diffuso erotismo e la volgarità che non possono essere proprie della donna che si fa femminista "emancipata", quando invece e' destinata a essere immagine di Maria SS.
La rappresentazione femminile a cui satana vuole conformare le donne di ogni tempo è come un demone , non reale, ma che contiene in sé tutte le prerogative che satana vorrebbe nelle donne affinchè siano il suo riflesso sulla terra, così arrogante nel carattere, abortista nell’'ideologia, seminuda per libertà, lussuriosa per emancipazione, la femminista sessantottina perde la sua vocazione alla santità per essere come un demone sulla terra.
Che dire?
Alle figlie di Dio il riferimento delle sante,
alle figlie del demonio il riferimento Lilith.