Però Red, lo zerbinaggio si effettua in diverse forme, non solo in quelle più esplicite.
Io penso che il cd zerbinaggio sia una forma mentis, un atteggiamento mentale; però non innato e non istintivo, bensì costruitosi nel tempo. In quanto forma mentis, si esplica quindi in varie forme, le più diverse.
Sarò eretico, ma penso che nessuno sia totalmente esente da qualche forma di zerbinaggio, ma è anche qui, come in tante altre cose, una questione di misura che determina dove si tratti di normalità e dove di "perversione" (in senso tecnico, al di là della morale).
Ovviamente cedere a qualche richiesta ragionata da parte femminile non può essere zerbinaggio. Insomma: è sempre il buon senso alla fine che ci dice quando una cosa è "giusta" e quando no.
Secondo me nessuno nasce zerbino, così come lo intendiamo noi: lo diventa.
Lo zerbino è figlio dei nostri tempi, lo zerbino vero non è quello che
finge di assecondare una donna per portarsela a letto e poi ci riesce, quello è
un furbo, non uno zerbino.
Lo zerbino, sempre secondo me, è colui il quale ha creduto a quanto gli hanno detto, e cioè che DD e UU sono uguali (anzi, loro sono superiori) e quindi facendo favori su favori ad una donna, servendola, costei un giorno ricambierà in altri modi tali favori.
Se io faccio favori su favori ad un amico, posso ragionevolmente pensare che costui si senta in qualche modo in debito, e un giorno, se ci sarà occasione, ricambierà. Infatti di solito succede così (non sempre, ma di solito si).
La donna però ha un diverso sentire e la partita qui si gioca proprio sul piano dell'irrazionale (quindi del sentire) ,
se gli si fa un favore ok, se già se ne fanno molti e "a uffa", costei pensa solo che sei un fesso e cerca di prendere il più possibile sapendo già che non ricambierà mai un fico secco: per lei non sei affatto " l'eroe " da amare, sei solo un asino da sfruttare e non si fa alcuno scrupolo morale, proprio perchè il suo sentire è diverso dal nostro, la sua vittoria non è la nostra vittoria, la sua morale non è la nostra.
Ecco, per me è costui uno zerbino: uno che ha assimilato il pensiero unico sulla uguaglianza (o superiorità) della donna e così
la serve, pensando che reagisca come reagirebbe lui, sperando quindi in qualcosa che non arriverà mai.
Lo zerbinismo per me è un pensiero (e un conseguente atteggiamento) tecnicamente perverso, figlio dei nostri tempi e delle nostre credenze.
L'antidoto allo zerbinaggio, per me, è rendersi finalmente conto che non siamo uguali ma diversi, e convincersene intimamente. La cosa sembra a prima vista facile da realizzare, ma nn è proprio così: è infatti la storia dell'orologio di Schopenhauer
http://www.fabiobe.com/p/155/arthur-schopenhauer-chi-ha-giuste-intuizioni-in-mezzo-a-cervelli-confusi/se tutti la pensano diversamente, puoi avere qualche difficoltà; inoltre ormai ti hanno formato un pensiero che ha una sua struttura e a suo modo sembra stare su, ci vuole un pò per cambiare tutto l'ambaradan, ma il gioco vale certamente la candela.