È molto bello che tu, vnd, pur essendo ateo, sia contrario all'aborto e capisca che si tratta di omicidio a tutti gli effetti. Bravo, una bella pacca sulla spalla per te.
Beh... la cosa strana di questa epoca è che la gente non sa ragionare con la propria testa e lo fa in base a schemi preimpostati.
Per cui si sono create equazioni illogiche:
laico = abortista;
credente = antiabortista.
In realtà la chiave di volta della questione non è il credere o non credere in un Dio che vuole o non vuole che noi facciamo o non facciamo delle cose e, in un ottica più stupida, ci premierà o ci castigherà.
La posizione di chi ama la libertà e la giustizia in merito all'aborto cambia a seconda che si ritenga lo zigote una vita umana o un'oggetto.
Ora... Per abortire devo uccidere una cosa che prima era viva e poi è morta.
Ma se è viva, non può essere "cosa".
Quella cosa, se non la uccidessi, diventerebbe un uomo.
Se abortisco, uccido un uomo.
Come potrei essere complice dell'assassinio di qualcuno che non mi ha fatto niente con un voto o con un parere favorevole all'aborto espresso anche in un forum con troppa leggerezza?
Io ho cambiato opinione sull'aborto quando la mia compagna restò incinta in uno dei periodi di interruzione del,la pillola (una volta era consigliato interrompere per un ciclo ogni sei mesi, mi sembra...).
Non era previsto....
Ed io non volevo sposarmi.
Ero troppo giovane per votare al referendum sull'aborto ma ho sempre pensato che avrei votato nel rispetto della libertà individuale.
Quando dovetti decidere in merito ad un possibile aborto della mia ragazza (che oggi è la mia amata compagna) e che avrei potuto tentare di condizionare ( con una responsabilità soltanto morale) dovetti ragionare sull'aborto molto seriamente.
Capii finalmente che se nel 1978 avessi votato a favore dell'aborto mi sarei reso formalmente complice.
Per fortuna non l'ho fatto. Ma soltanto perché ai tempi non ne avevo diritto.
Da notare comunque che la gente votò in favore dell'aborto non perché l'aborto fosse una conquista, una libertà, una cosa bella, come oggi schiere di cretine femministe che non ragionano vanno raccontando, ma per salvare la vita di quelle povere donne che (ai tempi in cui la pillola era ancora pericolosa) restavano incinta e morivano sotto i ferri delle mammane: donne senza scrupoli che per soldi facevano morire le ragazze di setticemia.
La gente pensò: con le mammane muoiono mamma e figlio. Se voto a favore, almeno ne muore uno solo.
Ai tempi la, oggi, stimatissima Bonino infilava delle pompe di bicicletta nelle vagine delle ragazze che volevano abortire e ne gonfiava gli uteri.
Rischiando di ucciderle per embolia.
Era una mammana. E oggi qualcuno la vorrebbe presidente della repubblica....
Il soggetto dell'aborto non è soltanto la donna.
Tanto per cominciare la natura impone che vi sia anche un padre.
Poi c'è un medico killer disposto a uccidere per futili motivi e gratis.
Infine c'è un bambino. Che vorrebbe nascere.
No. Non serve tirar fuori Dio per capire che l'aborto è un'abuso.