Autore Topic: Il ciclo inevitabile dell'amicizia e dell'amore  (Letto 1249 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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Il ciclo inevitabile dell'amicizia e dell'amore
« il: Gennaio 20, 2014, 09:07:28 am »
Se dovessi dire,qual è il contrario dell'amore,non risponderei l'odio,come ci viene naturale pensare,bensì l'amicizia.
Nell'amore noi non necessariamente stiamo bene assieme a chi amiamo,ma stiamo immancabilmente male senza.
Nell'amicizia stiamo bene assieme con i nostri amici,ma non necessariamente stiamo male senza.
Questa è la ragione per cui le amicizie finiscono perchè passate sempre più tempo prima di vedervi,mentre l'amore finisce passate SEMPRE PIU' TEMPO NEL VEDERVI E STARE ASSIEME,ragion per cui i popoli antichi dividevano gli uomini e le donne,e li facevano incontrare per poche ore al giorno,e pochi giorni alla settimana.
Amicizia e amore comunque declinano un'insufficienza di sè stessi,che nel primo caso è meno lampante e consapevole,nel secondo caso invece è più limipida e chiara nella coscienza.
L'amicizia,per definizione,è il sentimento che unisce i simili,quelli che la pensano allo stesso modo,quelli che provenendo da mondi simili si accorgono di avere un PASSATO da condividere,per portare meglio dei pesi che da soli ci avrebbero schiacciato.
L'amore invece è pianificazione del futuro (o anche solo sua immaginazione),e condivisione della gioia.(Il dolore spezza l'amore,non lo rinsalda come nell'amicizia).
L'amicizia guarda indietro,e spinge verso il basso,laddove l'amore guarda avanti,e spinge verso l'alto.
Nulla di più falso del mito delle anime gemelle,le anime gemelle infatti,percorrono percorsi troppo paralleli per potersi incontrare.
Noi ci innamoriamo di chi è diverso,anzi,opposto a noi,da chi proviene da mondi e da strade che sono diametralmente opposte a quelle che noi abbiamo percorso,ED E' PROPRIO IN VIRTU' DI QUESTO FATTO,CHE AVVIENE L'INCONTRO.
E' semplice,per incontrare qualcuno lui deve venire IN DIREZIONE OPPOSTA alla mia,NON DEVE CAMMINARE AL MIO FIANCO...
NO?
Così' per definizione l'amore non può durare a lungo,perchè esso è un'incontro momentaneo,tra 2 percorsi che vanno in direzione opposta.
Le affinità elettive dunque competono all'amore?
Sì,ma solo per un'istante quello dell'incontro,poi,scompaiono per sempre.
Che cos'è che fa innamorare due persone?
Lo scoprire che hanno qualcosa in comune,nonostante che provengano da mondi completamente diversi:
vi capite,e non capite perchè vi capite,benchè parliate 2 lingue diverse
siete d'accordo,e non capite perchè siete d'accordo, dal momento che avete idee completamente diverse
vi amate,e non capite perchè vi amate giacchè se aveste dovuto redigere le caratteristiche della vostra donna ideale,o uomo ideale,avreste designato qualcuno con caratteristiche esattamente OPPOSTE.
E' una cosa che lascia perplessi,attoniti,perchè tutto è perfetto quando avrebbe dovuto essere il contrario.
Questo dà un senso di magia,di fatalità,di perfezione assoluta,laddove le circostanze avrebbero dovuto portare al disastro e al caos,qualcosa che fa molto intervento divino (e forse lo è),ed è questo che noi chiamiamo amore.
DULCIS IN FUNDO (e questo vale soprattutto per le donzelle),siete talmente soddisfatti di quest'intesa,che per renderla totalmente PERFETTA,vorreste rendere più somigliante a voi il vostro partner,E MAGARI CI RIUSCITE,ed è questa una delle ragioni per cui l'amore finisce,non la principale,(la fine dell'amore è INEVITABILE),ma qualcosa che ne anticipa la fine anzitempo.
Come abbiamo detto l'amore e l'amicizia nascono dalla fondamentale consapevolezza dell'insufficienza di sè stessi,in tutti i sensi,materiale,spirituale,esistenziale,mentale,economico ecc
Così nasce prima l'amicizia,poi l'amore.
L'amicizia precede l'amore,perchè,nell'amicizia si cerca l'altro da sè.nel SIMILE,e non nel diverso,proprio perchè non abbiamo colto,come la nostra insufficienza,non sia totale e esistenziale,ma parziale e circostanziale.
L'amore dispera completamente di sè non in modo parziale,ma in modo totale,e cerca dunque l'altro da sè completo,traendo rifugio in lui.
Tuttavia,neanche nel proprio opposto,noi troviamo l'agognata perfezione.
E così inizia il ciclo dell'amore e dell'amicizia,ci si innamora perchè si è delusi da sè stessi,e dai propri simili,ci si disinnamora perchè si è delusi dai diversi,e si cerca conforto nell'amicizia dei propri simili.
Per ultimo,mi verrebbe da pizzicare,il politicamente corretto,asserendo che se quanto scritto sopra è vero,in ultima analisi l'amore omosessuale,non esiste,perchè non è tale,ma è narcisistica INCOSCIENZA della propria insufficienza,PRETESA INSULSA DI PERFEZIONE,quando l'umano è IMMAGINE DI IMPERFEZIONE.
Ma forse,costoro,sono semplicemente persone che hanno avuto,magari nell'infanzia,un tale stato di delusione del diverso,da non riuscire più a riprendersi.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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Re:Il ciclo inevitabile dell'amicizia e dell'amore
« Risposta #1 il: Gennaio 20, 2014, 15:13:03 pm »
Il finale non lo so non essendo omo potrebbe risponderne meglio solo loro, per il resto gen bel, condivisibile quasi in toto, topic. Sono conclusioni a cui sono arrivato quasi con identiche riflessioni.
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.