In un articolo precedente, parlando degli uomini femministi, avevamo incontrato gli zerbini :
maschi completamente demascolinizzati ormai privi di idee e volontà proprie.
Ora andremo invece a fare la conoscenza con i cagnolini, una tipologia di uomo più diffusa e , a suo modo, più complessa.
Il cagnolino adora la sua padrona e ne asseconda tutti i desideri e manifestazioni, pur di essere nelle sue grazie. Servizievole con la donna, si mostra invece combattivo e ringhiante verso gli altri uomini, in particolare verso quelli che contraddicono i diktat della sua dea.
Quella del cagnolino è una psicologia molto più complessa di quella dello zerbino :
quest’ ultimo è proprio simile a un oggetto privo di vita propria, animato solo dai voleri femminili.
Il cagnolino invece, a fronte di una strisciante arrendevolezza di fronte alla donna, vorrebbe una parte attiva , da compagno effettivo. Insomma, sbava e striscia nel segreto intento di poter ottenere
un po’ di ricompensa sessuale dalla sua padrona/compagna.
Proprio perchè ambisce a tale scopo, il cagnolino è aggressivo verso gli altri maschi : difende quello che lui ritiene essere il suo territorio ( la donna ) dalle insidie di altri, proprio come certi cagnetti ringhiano contro cani anche molto più grandi per affermare il loro diritto di esserci.
Ugualmente patetici, i nostri cagnolini umani, da una parte diventano più femministi delle femministe per ingraziarsi le donne , dall’altra sfoggiano una mascolinità rissaiola e fuori luogo
per affermare il loro diritto di difensori e poter così, a buon titolo , aver diritto alla ricompensa (fica ).
Tale subspecie maschile è assai diffusa : essa infesta talk show televisivi, ambienti di lavoro, compagnie di amici.
In tali occasioni il cagnolino diventa fine psicologo azzardando diagnosi anche a distanza .
I maschilisti ( quelli cioè che non si piegano a tutte le assurdità femministe ) sarebbero, secondo il nostro accademico, invariabilmente segnati da cattivi rapporti con le donne dovuti a inadeguatezze sessuali quali pene piccolo , eiaculazione precoce, ecc.
Insomma, chi non guaisce e scodinzola, è patologico.
Sempre, il femminismo di questi cagnolini è strumentale al segreto desiderio di ricompensa :
nulla è troppo servile pur di raggiungere lo scopo.
Al tempo stesso, la loro mortificata mascolinità deve riemergere, in modo distorto per garantire il loro ruolo di guardiani, ed eccoli quindi pronti a sbranare qualsiasi uomo non allineato alla vulgata
femminista .
Si, una strana e pur numerosa specie, quella dei cagnolini, che merita un prossimo articolo
Il mio articolo a riguardo si intitola:
“Zerbini: un’altra arma femminista” – http://storieriflessioni.blogspot.com/2011/10/gli-zerbini-unaltra-arma-femminista.html
Se vi interessa 😉
Jan