Breve presentazione e traccia dell’intervento di Fabio Bergomi, che parlerà al convegno del 5-6 Dicembre.
Fabio Bergomi, è nato nel 1971 a Milano.
Nella vita ha ricoperto molti ruoli, quello dello studente, imprenditore, consulente e dipendente: un mettersi e togliersi delle maschere non sempre gradite.
Ma al di sotto di queste, si rileva un’essenza potente e immutata nel tempo, caratterizzata da un pensiero profondo, dalla passione per lo studio e dalla curiosità di capire come stanno realmente le cose. Tutte.
E dopo averne afferrato la loro natura più profonda, sorge prorompente in lui la forza e il coraggio di cambiarle, in meglio.
Due sono gli argomenti che attraggono maggiormente il suo interesse: l’amore e l’amore … sì, forse si tratta esclusivamente di un solo, ma potente, tema, che è quello che ci fa ridere e piangere di più, quello che scatena forti emozioni.
Nel suo primo libro “NONCISTODENTRO” Fabio ha raccontato la storia di una coppia e si è raccontato in un monologo che ancora oggi scriverebbe. Dopo anni di studi, analisi e silenzi, con questo secondo libro dal titolo FIGA…L’AMORE! si ripropone di condividere le proprie riflessioni sul sesso, sull’amore e su tutto quello che vi gira attorno nell’epoca moderna del 2.0.
Traccia dell’intervento
Nel mio primo libro del 2005 avevo previsto tutto quello a cui saremmo andati incontro oggi.
Sia per quanto concerne la coppia sia per quanto concerne il discorso sociale globale sia italiano che mondiale.
Con il mio secondo libro FIGA…LAMORE! Ho cercato di fare una fotografia vera di quello che oggi accade quotidianamente quando un uomo una donna si relazionano.
Attraverso capitoli provocatori duri e scorretti metto a nudo la pochezza d’amore presente nella coppia.
Ovviamente della seconda parte libro suggerisco anche soluzioni pratiche e veloci ma ovviamente in controtendenza rispetto al pensiero unico comune che non vuole la nostra felicità ma che spinge per una atomizzazione pornografica del vivere la nostra vita amorosa.
La modernità vede un maschio senza virilità, donne aggressive infelici e coppie che scoppiano sempre prima.
La cosa più triste è che tutti vorrebbero la felicità, tutti pretendono di averla ma nessuno sa maneggiare l’argomento amore in maniera chiara.
Per questo nei miei convegni e nelle mie presentazioni cerco di riportare l’attenzione sui concetti base dei rapporti tralasciando quelle sfumature tanto che di moda quanto inutili.
Ma i giovani non sono più abituati ad ascoltare un’analisi perché il loro cervello lavora per sintesi o addirittura per sintesi delle sintesi ma così il gioco non funziona più.