Da qualche tempo assistiamo ad un fenomeno “strano”. Donne che intervengono pubblicamente a favore della causa maschile.
Non è nostro compito fare un elenco esaustivo, nè il momento, ma solo come spunto di riflessione, a partire dalla Costanza Miriano, poi Glenda Mancini e adesso Barbara Benedetelli con il suo “Il Maschicidio Silenzioso” pubblicato recentemente da Il Giornale.
Ora, la cosa strana non è tanto che delle donne scrivano ciò che è sotto gli occhi di tutti, ma perchè lo facciano le donne anziché gli uomini.
Questo è strano. Su questo vorremmo riflettere.
Che ci siano giornaliste che soffiano sullo scontro di genere, è scontato (cosa volete, è un argomento facile e raccogli subito applausi). Ma che ci siano giornalisti che danno ragione alle prime contro il proprio stesso genere, è stupefacente (vedi qui a proposito di Gian Antonio Stella). Cioè: una donna (Emanuela Valente) pubblica le foto di tutti gli uomini che hanno ammazzato una donna e neppure una foto di donna. Il maschietto commenta adorante questa iniziativa e non si sogna neppure di farle osservare che “il rapporto Eures sulle Caratteristiche e profili di rischio del femminicidio del 2015 rileva per il quinquennio 2010-2014 un totale di 923 vittime di omicidio avvenuto nel contesto famigliare o di coppia: 578 femmine e 345 maschi“. Questa osservazione la deve fare una donna, appunto Barbara Benedetelli a pag.27 del libretto citato sopra.
Noi abbiamo commentato l’articolo di Gian Antonio Stella, se non altro per il fatto che citava il nostro forum definendoci “maschi inveleniti” e ponendogli alcune domande alle quali ovviamente non abbiamo avuto alcuna risposta. Lo Stella ritiene che si tratti di domande banali, forse.
Ma qui si pone un’altra domanda: perché invece una donna (la Benedetelli) non le considera banali? Perché noi uomini non siamo capaci di difendere il nostro genere e dobbiamo attendere di essere difesi da una donna?
A questa domanda dovrebbero rispondere gli Stella e i tanti maschietti zerbini che popolano il web. Non si tratta di fare squadra contro nessuno, noi per principio rifiutiamo lo scontro di genere, le barricate uomini contro donne e viceversa. Si tratta solo di dire le cose come stanno e combattere quella misandria volgare che appesta il mondo di oggi.
Sarebbe normale che chi viene attaccato si difenda. Perché non avviene. Stella, ci risponde almeno a questo?