Il femminicidio, quello vero, delle femmine uccise in quando femmine, è un fenomeno che non riguarda l’occidente, bensì la Cina.
Infatti i successori di Mao, consapevoli che la parabola comunista avrebbe portato anche loro (come l’URSS) al disastro dell’autoimplosione, hanno ingegnosamente pianificato per tempo la transizione all’economia di mercato, preparando l’espansione economica cinese su scala mondiale.
Si ok, direte voi, ma questo cosa c’entra col femminicidio?
C’entra, perché una delle strategie per far decollare l’economia cinese è stata proprio la legge sul figlio unico, che “ha avuto come conseguenza” (trovato l’inganno, sia fatta la legge!) la soppressione, c’è chi dice, di 100 milioni di femmine.
Creando un forte squilibrio numerico tra maschi e femmine della nuova generazione, la Cina ha fondando la sua forza propulsiva per l’economia di mercato sulla competizione del maschile (in surplus) – per le femmine in minor numero – e dato che anche lì come altrove le femmine “premiano” i maschi più abbienti, la spinta economica viene assicurata da quella sessuale.
Ergo, gli uomini che non si ammazzano di lavoro … non fanno l’amore.Un progetto d’ingegneria sociale, semplice, cinico … geniale.
Dunque, se il (vero) femminicidio è quello cinese, la (vera) violenza domestica è quella delle famiglie patriarcali islamiche sempre più numerose sul territorio europeo.
Mogli vessate un giorno sì, e l’altro pure, fino ai più macabri episodi dello “sgozzamento figlicida” riportato dalle passate cronache.
Per queste situazioni, il legislatore ha previsto sia l’anonimato in caso di denuncia proveniente da terzi “In ogni atto del procedimento per l’adozione dell’ammonimento devono essere omesse le generalità dell’eventuale segnalante” sia stabilito un benefit per la vittima (ipotetica), premiata da subito con un bel permesso di soggiorno:
Quando nel corso di indagini … per reati commessi in ambito di violenza domestica siano accertate situazioni di violenza o abuso nei confronti di uno straniero ed emerga un concreto ed attuale pericolo per la sua incolumità … per effetto delle dichiarazioni rese nel corso delle indagini preliminari … il questore … rilascia un permesso di soggiorno per consentire alla vittima di sottrarsi alla violenza. Ai fini del presente articolo, si intendono per violenza domestica tutti gli atti, non episodici, di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica …
Quindi, se avete creduto che le menti “comunitarie” fossero meno machiavelliche di quelle dei “colleghi” asiatici, significa che li avete sottostimati, dato che ci hanno preparato tutto quello che ci serve per combattere le nostre battaglie “provincialistiche”.
Gli uomini di dx porteranno avanti le loro battaglie razziste/xenofobe contro lo straniero e l’invasore (violento), nel nome della donna.
Gli uomini di sx le loro battaglie egualitarie, antirazziste e progressiste, nel nome della donna.
L’Europa unita per il boicottaggio dello strapotere economico della Cina (femminicida) … nel nome della donna.
Etc etc.etc
Battaglie “di provincia”, battaglie universali, diverse e persino opposte, non più in nome di Dio, ma tutte nel nome del “superiore interesse femminile”.
La nuova coincidentia oppositorum.
Questo è il principio non negoziabile da quando è “il femminile”, Reginæ Coeli et Principi Angelorum, “che ora ci trae in alto”.
Amen.
Ragazzi, se vi interessa… da poco ho pubblicato un articolo proprio sul femminicidio. Sfogliavo il vostro blog e trovai questo pensando che sarebbe bello segnalare anche il mio.
Eccolo:
http://storieriflessioni.blogspot.it/2013/07/femminicidio-un-falso-allarme.html
Saluti.
Sì, fai pure 😉
Jan